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Oscar 2016: pronostici impazziti e le speranze di Leo…

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Dal tifo per Leo alla polemica #OscarSoWhite. Sono questi gli argomenti più trattati nell’ormai breve strada che ci separa dalla notte degli Oscar 2016. Da una parte la speranza quasi unanime che lo storico “snobbato” DiCaprio si porti a casa finalmente l’ambita (e tanto sognata) statuetta, dall’altra la protesta degli artisti afro-americani per la totale assenza nelle nomination di personaggi di colore.
Ma tutto ciò sta distogliendo l’attenzione da una gara che quest’anno si presenta assolutamente incerta e combattuta. L’assenza di un titolo tanto forte da sbaragliare i concorrenti sin dai nastri di partenza rende la sfida più avvincente, e la discordanza tra i premi che precedono l’assegnazione degli Academy Awards ne è un chiaro segnale. La vittoria ai Golden Globes di The Revenant e i seguenti successi de Il caso Spotlight ai Critics Choice Awards e de La Grande scommessa ai Producers Guild Awards lasciano intravedere le diverse “correnti di pensiero” dell’establishment cinematografico americano. Insomma, regna l’incertezza. Un’incertezza che fa impazzire i bookmakers. Il titolo in testa ai pronostici rimane proprio quello che vede protagonista il vendicativo DiCaprio, con quest’ultimo superfavorito tra gli interpreti maschili, ma è giusto aspettarsi sorprese. Soprattutto considerato il fatto che il regista messicano Alejandro G. Inarritu ha già trionfato agli Oscar 2015 con Birdman, portandosi a casa sia la statuetta come miglior regista sia quella come miglior film. Lui, forte anche della vittoria ai Directors Guild Awards, dovrebbe riuscire a bissare, entrando nel ristrettissimo gruppo dei registi che hanno vinto la statuetta per due anni consecutivi (insieme a John Ford e Joseph L. Mankiewicz), ma dato che non è mai capitato nella storia che due film dello stesso regista abbiano vinto l’Oscar per la miglior pellicola per due edizioni consecutive, è più che opportuno avanzare pronostici che lascino spazio agli outsider. Se Sopravvissuto: The Martian, Brooklyn e Il ponte delle spie sembrano già tagliati fuori dalla corsa ai premi principali, la gara non può che allargare le sue prospettive proprio a Spotlight e La grande scommessa, film che fanno forza su un cast all star, su storie incentrate su fatti recenti realmente accaduti e su sceneggiature scritte alla perfezione. Elementi che, con fasi alterne, da sempre piacciono all’Academy e che in queste pellicole sono tutte presenti. Possibile sorpresa, quarto incomodo in grado di godere tra i tre litiganti, è Mad Max: Fury Road di George Miller, già in pole position per tutte le categorie tecniche. In caso di una sua vittoria, la sorpresa sarebbe grande, soprattutto per la storia degli Oscar, da sempre poco amanti della fantascienza, in particolare se animata da un’action forsennata.
Venendo alle interpretazioni, l’unico rivale temibile per Leo è Bryan “Breaking Bad” Cranston, che con la sua performance in Trumbo ha riscosso e sta riscuotendo molti consensi. Tra le attrice, favorita è Brie Larson di Room, che già si è aggiudicata Golden Globe, Screen Actor Guild e Critics Choice Award. A tampinarla la sontuosa Cate Blanchett, che però vanta già due statuette, di Carol e la splendida “veterana” Charlotte Rampling, la cui vittoria sarebbe un premio per la sua decennale carriera.
Dove le sfide appaiono più incerte e la battaglia sarà all’ultimo voto, sono le categorie degli interpreti non protagonisti. Due cinquine da capogiro dai verdetti impronosticabili. Christian Bale, Tom Hardy, Mark Ruffalo e Mark Rylance contenderanno la statuetta a Sylvester Stallone, che tornato nei panni di Rocky in Creed, potrebbe davvero portarsi a casa la statuetta sfumata quarant’anni fa. Tra le attrici, invece, sfida titanica tra Alicia Vikander per The Danish Girl, Rooney Mara per Carol, Rachel McAdams per Spotlight, Kate Winslet per Steve Jobs e Jennifer Jason Leigh per The Hateful Eight.
E se il western di Quentin Tarantino non è entrato – inspiegabilmente – nelle categorie maggiori, almeno potrebbe regalare una gioia a noi italiani. La nomination per le musiche dell’intramontabile Ennio Morricone, già Oscar alla carriera nel 2007, ci lascia buone speranze. Ma staremo a vedere. I colpi di scena agli Academy Awards non mancano mai. Non ci resta che attendere la notte del 28 febbraio.

di Antonio Valerio Spera per Dailymood.it

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