L’ispirazione della collezione AI 2017|18 di PICCIONE.PICCIONE nasce dall’incontro tra le suggestioni della mitologia classica dipinte dalle pennellate del preraffaelita John William Waterhouse e il giardino delle Esperidi di botticelliana memoria.
Una radura misteriosa, adagiata in un bosco intricato dal soffitto di fronde odorose, al crepuscolo si popola all’improvviso di creature bellissime e colme di grazia. Sono queste le muse di Salvatore Piccione: donne dal fascino segreto, agili ninfe metropolitane e dee contemporanee in grado di trasportare l’armonia della natura nella vita di tutti i giorni, in una danza leggera e gioiosa.
Un bosco mistico dove tutto è possibile: un tableau dai toni sognanti e soffusi, capace di rappresentare diversi codici di femminilità e di risvegliare la dea racchiusa in ogni donna. L’atmosfera magica dell’estetica preraffaelita si mescola alle immagini iconiche della Primavera di Botticelli, per una collezione dalle molteplici suggestioni e dal forte carattere simbolico.
La forza prorompente della natura si manifesta attraverso caratteri distintivi quali fiori straordinari, variopinte farfalle e api dall’incessante ronzio, foglie e arbusti lussureggianti e inebrianti ninfee. Gli elementi naturali sono sapientemente bilanciati e attentamente declinati di volta in volta, sostenuti da una scelta cromatica che ricorre ai toni del mondo naturale: rosa cipria floreale, verdi lussureggianti, blu e nero notturni, grigio perla e terra bruciata.
Protagonisti sono gli abiti dalle diverse lunghezze e vestibilità: spaziano da tagli bon ton a modelli lunghi, morbidi e sinuosi, che donano fluidità all’incedere anche grazie all’impiego di tessuti preziosi quali sete impalpabili, tulle eterei, pizzi chantilly delicatissimi impreziositi a tratti da finissaggi in lurex. Rouches, arricciature in vita, intarsi di pizzo e inserti in velluto donano un senso di delicata ricercatezza e conferiscono ulteriore movimento all’insieme, per un effetto di armoniosa femminilità.
Grande novità della stagione sono le tinte unite, sviluppate per la prima volta dallo stilista per una serie di abiti nelle nuance di riferimento della collezione (cipria, blu, verde, marrone, nero), con l’aggiunta di preziosi dettagli, plissettature, intagli e inserti di pizzo. Oppure, come nel caso di una sensuale serie di capi in tulle nero, arricchiti da minuscoli pois a rilievo che fanno risaltare la trasparenza del tessuto sulla pelle.
Tornano le stampe grafiche tanto care al brand, declinate per la stagione in figure naturali realizzate in Crêpe de Chine, tessuti fiammati e serici rasi. Ogni dettaglio è curato con attenzione meticolosa, come nel caso di una camicia in cui ogni stampa è stata realizzata espressamente per ciascun dettaglio compositivo (schiena, interno ed esterno dei polsini e del colletto).
Gocce di rugiada preziose si tramutano in cristalli, paillettes trasparenti e perle cucite su corpetti e colletti, mentre ricami con tecniche combinate a filo su velluto e lana realizzano giochi di stratificazioni su pizzi e tulle: un effetto tridimensionale che dona vita a petali, insetti e farfalle che si posano vibranti su corpetti e maniche.
L’estro creativo di Salvatore Piccione sperimenta nuove possibilità per tessuti più strutturati, come nel caso dello jacquard, impiegato in versione verde dégradé per cappotti dagli echi arborei, oppure, insieme a organza e fili di lurex, per una serie di abiti e capi dalla volumetria decisa e dal taglio più definito. Un innovativo jacquard effetto jeans diventa l’elemento distintivo di un bomber dal tocco casual chic.
Cappotti e capispalla doppiopetto acquistano carattere grazie a bottoni dorati circolari dal design rigoroso.
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