La collezione presentata per la Milano Fashion Week, nello storico spazio di Martino Midali spesso sede dei suoi incontri con l’arte ed il design durante il MiArt, si apre con una esplosione di colori. I colori che ti aspetti che accompagnino il classico nero per l’ inverno, ma mixati in modo nuovo e che, nell’accostamento della palette, ricostruiscono appieno quello che è il “look Midali”, tanto amato anche da star come Stefania Sandrelli e sua figlia. In un susseguirsi dinamico di forme geometriche i capi paiono non solo votati alla vestibilità ma anche a caratterizzare una donna così com’è: autenticamente se stessa, accattivante, dinamica che ama piacersi prima di piacere. Ed ecco quindi i capispalla oversize, i cappotti in velluto, i completi con gonne larghe.
Lo slogan di Martino Midali pare quello di rimanere fedele a se stesso quindi, come il mantra della vestibilità declinata al femminile che ha scelto e che si addice molto anche a questa collezione: “il passato mi ispira, il presente mi coinvolge ed il futuro mi emoziona…” Una donna emozionale quindi, quella di Midali che gioca con se stessa e con il suo modo di essere femminile in modo dinamico ma anche casual, sempre autenticamente vero attenta a ciò che le sta intorno ma da cui non è condizionata. Alla ricerca delle sue emozioni più profonde nel mood della portabilità dell’abito, nella sua unicità di donna. Ecco che la collezione presentata a Milano durante la MFW nel suo concept store in Via Fratelli Bronzetti, rievoca quasi l’origine della tradizione dello stilista che negli abiti ricerca sempre quella “forma d’arte che si declina nell’estro della nostra personalità“. La forma d’arte che si ritrova sempre nei suoi capi. Quello che è stato chiamato “texture emotive” si ritrova appieno anche nella sua nuova collezione: colori che rievocano la tradizione dello stilista, tonalità textures, motivi da combinare, quasi voler incastrare, volutamente da completare, quasi si fosse sempre alla ricerca di una “falsa casualità” di grande interazione armonica però, di disegni grandi che si fanno piccoli, che si sviluppano astratti e poi geometrici, dove il rigato torna ad essere disegnato fino a diventare una fantasia addirittura “jungle” . Il mood dell’arte della portabilità minimalista in una sintesi quasi poetica del brand che non smentisce e continua ad essere forse, per questo tanto più amato quanto piu’ ricercato dalle molte clienti affezionate di suoi negozi.