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Venezia 74

Biennale Cinema 2017: i film fuori concorso

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locandina venezia 74

nee make upNella conferenza stampa di presentazione del programma della 74.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica il direttore Alberto Barbera e il presidente Paolo Baratta hanno naturalmente illustrato anche i film fuori concorso.

Presenti 3 Eventi Speciali, 13 film per la categoria Fiction e 8 per la categoria Non fiction.
Si tratta di opere in prima mondiale di autori affermati, documentari e film nei quali la dimensione spettacolare si accompagna a forme di originalità espressiva o narrativa.
Anche in questo caso, tra i documentari e le proiezioni speciali, spiccano nomi molto conosciuti.

EVENTI SPECIALI

CASA D’ALTRI
di GIANNI AMELIO
Italia / 16’

MICHAEL JACKSON’S THRILLER 3D
di JOHN LANDIS
con Michael Jackson, Ola Ray / Usa / 14’

MAKING OF MICHAEL JACKSON’S THRILLER
di JERRY KRAMER
con Michael Jackson / Usa (1983) / 45’

FICTION

OUR SOULS AT NIGHT
di RITESH BATRA
con Jane Fonda, Robert Redford / Usa / 101’

IL SIGNOR ROTPETER
di ANTONIETTA DE LILLO
con Marina Confalone / Italia / 37’

VICTORIA & ABDUL
di STEPHEN FREARS
con Judi Dench, Ali Fazal, Eddie Izzard / Gran Bretagna / 149’

LA MÉLODIE
di RACHID HAMI
con Kad Merad, Samir Guesmi, Renély Alfred, Youssouf Gueye / Francia / 102’

OUTRAGE CODA
di KITANO TAKESHI
con Beat Takeshi, Nishida Toshiyuki / Giappone / 104’

LOVING PABLO
di FERNANDO LEÓN DE ARANOA
con Javier Bardem, Penélope Cruz, Peter Sarsgaard / Spagna, Bulgaria / 123’

ZAMA
di LUCRECIA MARTEL
con Daniel Giménez Cacho, Lola Dueñas, Matheus Nachtergaele, Juan Minujín
Argentina, Brasile / 115’

WORMWOOD
di ERROL MORRIS
con Peter Sarsgaard, Molly Parker, Christian Camargo, Scott Shepherd, Tim Blake Nelson, Bob Balaban / miniserie tv, sei episodi / Usa / 300’

DIVA!
di FRANCESCO PATIERNO
con Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia D’Amico, Isabella Ferrari, Carlotta Natoli, Greta Scarano, Anna Foglietta, Michele Riondino / Italia / 75’

LE FIDÈLE
di MICHAËL R. ROSKAM
con Matthias Schoenaerts, Adèle Exarchopoulos / Belgio, Francia, Paesi Bassi / 130’

IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE
di SILVIO SOLDINI
con Valeria Golino, Adriano Giannini, Arianna Scommegna, Laura Adriani
Italia, Svizzera / 115’

THE PRIVATE LIFE OF A MODERN WOMAN
di JAMES TOBACK
con Sienna Miller, Alec Baldwin, Charles Grodin, Colleen Camp, Carl Icahn / Usa / 71’

BRAWL IN CELL BLOCK 99
di S. CRAIG ZAHLER
con Vince Vaughn, Jennifer Carpenter, Don Johnson, Udo Kier / Usa / 132’

NON-FICTION

CUBA AND THE CAMERAMAN
di JON ALPERT
Usa / 113’

MY GENERATION
di DAVID BATTY
con Michael Caine / Gran Bretagna / 85’

PIAZZA VITTORIO
di ABEL FERRARA
Italia / 82’

THE DEVIL AND FATHER AMORTH
di WILLIAM FRIEDKIN
Usa / 68’

THIS IS CONGO
di DANIEL McCABE
Congo / 91’

RYUICHI SAKAMOTO: CODA
di STEPHEN NOMURA SCHIBLE
Usa, Giappone / 100’

JIM & ANDY: THE GREAT BEYOND. THE STORY OF JIM CARREY, ANDY KAUFMAN AND TONY CLIFTON
di CHRIS SMITH
Usa, Canada / 90’

HAPPY WINTER
di GIOVANNI TOTARO
Italia / 91’

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Venezia 74

Speciale DailyMood Venezia 74 (Mostra del CInema di Venezia 2017)

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nee make upDailyMood.it presente alla Mostra del Cinema di Venezia 74 dal 30 Agosto al 09 Settembre 2017, come ogni anno, ha seguito la kermesse cinematografica realizzando uno speciale editoriale ricco di cinema, glamour e interviste ai protagonisti.

Lo speciale editoriale completo di Venezia 74 by DailyMood lo trovate qui:
https://www.dailymood.it/cine-mood/festival-del-cinema/biennale-venezia/venezia-74/

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Venezia 74

Best of Nee Make Up– Speciale DailyMood Venezia 74 (Mostra del CInema di Venezia 2017)

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nee make upNee Make Up è stato sponsor dello Speciale DailyMood di Venezia 74 (Mostra del Cinema di Venezia). DailyMood, come ogni anno, ha seguito la kermesse cinematografica realizzando uno speciale editoriale ricco di cinema, glamour e interviste ai protagonisti.

Lo speciale editoriale completo di Venezia 74 by DailyMood lo trovate qui:
https://www.dailymood.it/cine-mood/festival-del-cinema/biennale-venezia/venezia-74/

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Cine Mood

Venezia 74: il trionfo di Guillermo Del Toro. The Shape of Water è il Leone d’Oro

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nee make up“Credo nella vita, nell’amore e nel cinema e resto qui su questo palco, con voi, pieno di vita, pieno di amore e pieno di cinema”. Così Guillermo Del Toro ha accolto il suo Leone d’Oro. Il regista messicano ha vinto grazie al poetico, romantico e sognante The Shape of Water. Un film che si può solo amare, che ti avvolge nella sua atmosfera fantasy e non ti lascia più. Un omaggio al cinema, un omaggio ai sentimenti. “Ho 52 anni, peso 110 chili e ho fatto 10 film – ha proseguito l’autore – c’è un momento nella propria vita e nella propria carriera in cui si cerca di fare qualcosa di diverso. Questo è stato il mio momento”. Del Toro ha poi concluso: “E’ il primo Leone d’Oro a un messicano e quindi lo dedico a tutti i registi latinoamericani, e li invito a crederci sempre, anche quando riceveranno dei no”.
Annette Bening e la sua giuria hanno fatto una scelta coraggiosa, premiando un’opera tanto autoriale quanto estremamente commerciale e popolare, di puro stampo hollywoodiano, che solitamente non riesce a ritagliarsi spazio in un palmares festivaliero. Se però il Leone d’Oro a Del Toro è assolutamente meritato, non si capisce perché la giuria abbia premiato il bellissimo Three Billboards Outside Ebbing, Missouri solo con il premio alla sceneggiatura e soprattutto che abbia totalmente escluso dai vincitori gli altri tre colpi di fulmine di questa Mostra, e cioè Mektoub, My Love: Canto Uno di Abdellatif Kechiche, EX LIBRIS – The New York Public Library di Frederick Wiseman e First Reformed di Paul Schrader. Per tutti erano questi i titoli migliori della competizione: strano non averli visti salire sul palco della Sala Grande ieri sera.
Infatti, il Gran Premio della Giuria è andato all’israeliano Samuel Maoz, già Leone d’oro con Lebanon nel 2009, per Foxtrot (un riconoscimento molto a sorpresa), il Leone d’argento per la regia a Xavier Legrande per Jusqu’à la garde (che ha ottenuto anche il premio opera prima Luigi De Laurentiis) e la Coppa Volpi per l’interpretazione maschile a Kamel El Basha per The Insult, un dramma giudiziario, passato quasi inosservato durante i giorni della Mostra. “Non me l’aspettavo”, ha dichiarato l’attore quando ha ricevuto il premio e, per quanto la sua interpretazione sia meritevole di menzione, non ce l’aspettavamo neanche noi. Il Premio della Giuria se l’è aggiudicato Sweet Country di Warwick Thornton, mentre il premio Mastroianni all’attore/attrice emergente è andato, giustamente – e non è che ci fossero altri contendenti meritevoli –, a Charlie Plummer per Lean on Pete, rivelazione di cui sentiremo parlare in futuro.
La Coppa Volpi femminile è andata invece alla grande Charlotte Rampling (meritatissima, nonostante la concorrenza della straordinaria Frances McDormand) per Hannah di Andrea Pallaoro, unico film italiano a rientrare nel palmares finale. “Sono veramente emozionata” – ha detto emozionata l’attrice – per me è un onore, un valore aggiunto ricevere questo premio in Italia, paese che è per me vera fonte di ispirazione. Ho lavorato con tantissimi maestri italiani e se sono quello che sono lo devo soprattutto all’Italia e ai suoi artisti. Ora ricevo questo premio grazie ad un film diretto da un regista della nuova generazione”. Nuova generazione italiana che però, per il resto, non può dirsi affatto contenta del verdetto della giuria. Si sperava nei Manetti Bros, ma Bening & co. non hanno avuto, in questo caso, il coraggio necessario per premiare i fratelli romani.
A tenere alta la bandiera tricolore ci ha pensato Susanna Nicchiarelli, il cui Nico 1988 ha vinto come miglior film nella sezione Orizzonti. “Ringrazio Alberto Barbera di aver scelto il mio film – ha esordito la regista – un film complicato, girato per mezza Europa, con un cast internazionale, con tante musiche. E ringrazio chi ne ha reso possibile la realizzazione”. Chissà, se il film fosse stato selezionato nella competizione ufficiale, forse avrebbe avuto qualche chance. Ma sono solo ipotesi, suggestioni, probabilmente rimpianti.

di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it
Photo Credits: ©La Biennale di Venezia – foto ASAC

 

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