Standing ovation. Una vera standing ovation ha accolto Frances McDormand, Woody Harrelson, Sam Rockwell e il regista Martin McDonagh alla conferenza stampa di presentazione di Three Billboards Outside Ebbing, Missouri. Il film, che concorre prepotentemente per il Leone d’Oro, è una dark comedy che mescola dramma e risate e che ci regala degli attori in vero stato di grazia (McDormand e Rockwell su tutti).
Frances McDormand, come è stato lavorare con McDonagh? Frances McDormand: Martin è bravissimo, ha uno sguardo malinconico e divertente. Il film fa piangere e ridere allo stesso tempo, quindi è stato un immenso piacere lavorare con lui. Poi, la sceneggiatura è fantastica e lui ha scritto i personaggi proprio per Woody Harrelson, Sam Rockwell e me. E’ stato un vero onore.
Il personaggio di Mildred pare abbia avere numerose assonanze con quello di Marge di Fargo, quasi come se il primo fosse un’evoluzione del secondo. Frances McDormand: Penso che mi porterò Marge addosso fino alla tomba. E’ un personaggio che mi seguirà per tutta la vita, scriveranno il suo nome pure nel mio epitaffio! In ogni caso, penso che si potrebbe tranquillamente pensare che Mildred sia Marge da grande.
Three Billboards Outside Ebbing, Missouri è un’opera incentrata sul razzismo e la violenza. Due temi molto caldi in America dopo l’elezione di Trump. Martin McDonagh: Razzismo e xenofobia sono presenti in tutto il mondo, non solo negli Stati Uniti. Questo non è un film sul razzismo e la violenza in America, quello che mi interessava raccontare era la storia, non il luogo.
La costruzione del testo filmico sembra richiamare quella di uno spaghetti western, anche nella stessa costruzione del personaggio di Mildred. Cosa ne pensate? Frances McDormand: Confesso che amo John Wayne e che ho preso tanto da lui per costruire Mildred, il suo sguardo, come si muove, soprattutto dal personaggio di Ethan Edwards di Sentieri Selvaggi. Lui era un uomo antipatico, razzista, violento, ma alla fine riesci a empatizzare con lui e pure a volergli bene. Martin McDonagh: Nel film non ci sono personaggi cattivi o buoni. Tutti hanno la loro storia personale, un proprio percorso. Per esempio, tra Willoughby (Woody Harrelson) e Mildred c’è un rapporto molto particolare, entrambi sono arrabbiati e si confrontano, ma in fondo tutti e due hanno ragione. Ma si rispettano e si vogliono bene. Mi piace questo tipo di rapporto.
Sam Rockwell, come ha costruito il suo personaggio? Sam Rockwell: Ho visto tanti episodi di Cops, che è un bellissimo show. Poi ho capito che i poliziotti non sono degli stereotipi, ma sono delle persone normali alle prese con un lavoro non semplice. Io ho cercato di mettere insieme tutte le sfaccettature del personaggio.