Eventi
Milano si riempie di immagini per il Photofestival 2018 oltre il “Mood delle Week”
Un festival che stupisce. Stupisce non solo per i numeri , ben 165 le mostre fotografiche tra autori emergenti ed affermati, ma anche un palinsesto fitto e ricco di eventi collaterali: incontri performance e workshop.
“Costruire il filo della storia” attraverso l’arte, la moda, il fashion ed ora la fotografia in una condivisione tra appassionati e semplici curiosi, unica, ecco in sintesi il senso della creazione del “mood delle week milanesi“: arch-week, design week, fashion week ed ora photoweek. Ma Milano, si sa, spesso va oltre e così, per un lasso di tempo molto più lungo di una solo settimana, precisamente dal 24 Aprile, giorno della inagurazione, al 30 Giugno 2018 la città -è diventata la capitale di un festival inedito, il Photofestival appunto.
Una rassegna annuale che, come recita il comunicato stampa è “[…] dedicata alla fotografia d’autore”. Promossa da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging – si è palesata come un vero e proprio appuntamento , anche di richiamo culturale in senso generale e turistico perchè dislocato territorialmente anche in periferia e alcune zone limitrofe. “Un festival sempre più importante. Arricchito e diversificato il palinsesto del circuito espositivo che vede, accanto all’intensa programmazione di mostre, un calendario di eventi speciali ideati per coinvolgere il più ampio pubblico“.
Milano e non solo,si diceva. Questa forse la chiave vincente, dal momento che è l’intera città metropolitana ad aderire al progetto (ed anche alcune città limitrofe come Pavia e Legnano), Milano dunque di nuovo capitale della fotografia contemporanea dopo il MIA Photo Festival al The Mall conclusosi solo due mesi fa.
Con le sue 100 espositive (tra gallerie d’arte fotografiche e non, luoghi istituzionali, musei, biblioteche, addirittura librerie e nuovi spazi urbani) il mondo della fotografia si è aperto alla città che, sentitamente, ha risposto con una partecipazione articolata anche se non di massa come nella settimana della photo week, settimana dedicata e voluta dal Comune di Milano e che si è espressa proprio nel nuovo mood delle “week” .
Si sono aperti alla fotografia cosi posti inediti della città, palazzi storici come Palazzo Castiglioni di Confcommercio Milano e Palazzo Giureconsulti di Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ma in particolare, Palazzo Reale in piazza Duomo.
Milano icona e location di quei macro elementi che fanno di inquadrature, prospettive ed assi, innovazione storia e conoscenza come crocevia di culture e mondi che si sfiorano, a volte senza neppure appartenersi, riempiendosi di immagini.
Se con il “mood delle week”, ed in particolare del recente Milan Photo Week , l’intento è stato avvicinare i visitatori in location prestigiose con mostre inedite, il Photofestival riempie Milano di immagini e va oltre: segna l’idea stessa di nuovo modo di concepire la fotografia, come si è già visto al MIA di quest’anno.
Ma in che modo? Sicuramente diffondendo una idea culturale dell’ uso dell’immagine , come ben si evince dalla dichiarazione di Carlo Sangalli presidente Camera di Commercio e Confcommercio Milano durante l’apertura dell’evento: “un evento diffuso e consolidato come Photofestival è un grande valore per Milano sia a livello culturale che economico e sociale. Rilancia il significato e la bellezza della fotografia nel tempo delle immagini in diretta sugli smartphone e contribuisce a sostenere le imprese di un settore ancora in difficoltà. Il numero degli eventi di Photofestival, quest’anno ancora in sensibile crescita, dimostra il successo di una manifestazione che rende Milano “Città mondo” sempre più attrattiva.” La fotografia come arte da vivere e scoprire con inediti passaggi tra luce ed ombra , come solo questa arte riesce a fare.
E così ancora per tutto questo mese fino ai primi di Luglio, si “fonde “mood delle week” del Photo Week Milan, nel Photofestival con degli eventi “happening” a stupire. Come per esempio la visita guidata con le curatrici Micol Forti curatrice della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani ed Alessandra Mauro direttrice Editoriale di Contrasto (che si terrà il 30 di GIugno 2018 alle 12), della bella mostra fotografica dal titolo “In piena Luce: nove fotografi interpretano i musei Vaticani“, forse vera sintesi di questo mood della week fotografica milanese, con le foto di Mimmo Jodice e la sua luce sulle sculture romane, Alain Fleischer e la luce sugli gli immensi spazi dei musei, Massimo Siragusa quasi labirintico, Francesco Jodice ed i suoi visitatori “in scala naturale“, Antonio Biasiucci e le opere dei depositi su cui getta nuova luce, Peter Bialobrzeski ed i palazzi dei Musei, Bill Armstrong che si perde in immagini pop della Cappella Sistina, fino ad arrivare alla contemplazione estetica pura con Rinko Kawauchi.
In questo ultimo percorso guidato con le curatrici si farà sperimentare quindi, al visitatore il valore del progetto di costruire il primo fondo fotografico in una collezione d’arte, come quella contemporanea, dei Musei Vaticani, partendo dal suo interno, attraverso ciò che offre alla vista, ogni giorno. Un progetto ambizioso che verrà narrato dalle curatrici stesse al fine di far sperimentare nella riflessione, anche il pubblico che troverà nuova sintesi in quello che i nove fotografi coinvolti, hanno sviluppato nel suo prospetto di riflessione simbolica, di un museo che diventa oggetto-soggetto fotografico.
“Ancora una nuova edizione dedicata a un pubblico variegato e internazionale da record, per numeri e grazie a una ulteriore espansione sul tessuto metropolitano: Photo Festival continua a crescere costantemente, intercettando nuovo interesse e condivisione, parlando con un linguaggio sempre più universale e contemporaneo. Proponiamo un programma molto articolato e di ottimo valore, nuovi contenuti – il tutto voluto e sostenuto anche dall’impegno incrementato delle Aziende Associate di AIF e reso possibile ancora una volta dal sostegno di convinti Sponsor Istituzionali. […] Più attività legate all’imaging di nuova concezione, dalla food photography all’impegno verso la responsabilità sociale – parliamo con la passione per la fotografia di valori importanti e innovativi auspicando di raccogliere l’entusiasmo degli appassionati e delle nuove generazioni. Siamo testimoni di un fenomeno sociale che non si ferma a spazi espositivi convenzionali ma entra nella nostra quotidianità.” la dichiarazione di Giovanni Augusti, Presidente AIF.
Concludendo, si segnala anche un’altra bella svoltasi a Palazzo Reale, della galleria Expowall La Primavera di Praga 1968 –’69.
45 Fotografie, in una location affascinante e suggestiva di quello che è stato un avvenimento tragico della sotria europea con ben 22 fotografi esposti e testimonianze fotografiche da ben 4 archivi. Protagonisti della storia fotografica di reportage, è vero, ma in continuo scambio e dialogo con la cultura ed il dialogo, la vita e la morte.Per la prima volta in Italia.
Gustav Aulehla, Jan Bartůšek, Jaromír Čejka, Pavel Dias, Bohumil Dobrovolsky, Přemysl Hněvkovský, Josef Hník, Dagmar Hochová, Miroslav Hucek, Jaroslav Kučera, Miroslav Khol, Libuše Kyndrová, Vladimír Lammer, Miroslav Martinovský, Miloň Novotný, Jan Reich, Jiří Stivín, Daniela Sýkorová, Pavel Vácha, Jiří Všetečka, Václav Toužimský, Miroslav Zajíc. Un archivio come quello ČTK (Czech News Agency), l’Archivio della Società per la cultura e il dialogo, il Museo della Boemia settentrionale a Liberec.
La fotografia come asse della storia e del tempo. Come quella fotografia, fornita dall’ex direttore della rivista La Fotografia cecoslovacca Alena Šourková a cui l’autore, ignoto, ha gettato nell’agosto 1968 alcuni scatti nella buca delle lettere. Storie nella storia.
Invasione fotografica di immagini, incursioni emozionanti di ciò che ora appare incredibile, eppure è successo davvero.
Da segnalare che tutte le stampe provengono dalle scansioni dei negativi originali.
di Cristina T. Chiochia per DailyMood.it
Copertina: © Vladimir Lammer | 21Vladimir Lammer, 21 Agosto 1968, Praga, Piazza Venceslao
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Eventi
Dinos Alive – The Immersive Experience
Published
3 settimane agoon
28 Ottobre 2024By
DailyMood.itArriva per la prima volta a Milano la più sorprendente mostra immersiva dedicata al mondo dei dinosauri
Dinos Alive – The Immersive Experience, la straordinaria avventura che permetterà ai visitatori di immergersi dell’affascinante mondo dei dinosauri approda per la prima volta in Italia, a Milano. A partire dal 6 Novembre La “Cattedrale”, il nuovo spazio espositivo di 2.500 metri quadri del Certosa District sarà il teatro di questo affascinante viaggio alla scoperta del nostro pianeta quando esso era ancora dominato dalle incredibili e possenti creature del giurassico.
Dinos Alive – The Immersive Experience è una mostra innovativa che si avvale di informazioni scientifiche e di apparati tecnici di ultima generazione per offrire un percorso espositivo completo e di grande valenza formativa. Le tecnologie multimediali accuratamente integrate negli allestimenti, completano in modo particolarmente suggestivo le installazioni scenografiche e le ricostruzioni sorprendentemente realistiche di un mondo esistito oltre 65 milioni di anni fa.
Dinos Alive – The Immersive Experience ci invita a vivere una nuova esperienza a contatto con le creature che popolavano la Terra prima della grande estinzione che mise fine al periodo giurassico e che ci ricorda oggi anche quanto possano essere delicati gli equilibri che regolano gli ecosistemi e la sopravvivenza sul pianeta, invitandoci anche a non dare per scontata la sopravvivenza quanto piuttosto a riflettere sui grandi temi del presente, come quello della sostenibilità.
L’esposizione è anche un omaggio alla possenza della natura che rivela sé stessa e i suoi segreti nelle oltre 40 riproduzioni di dinosauri animatronici a grandezza naturale tra i quali spiccano un magnifico esemplare del temibile Tyrannosaurus Rex, l’imponente Triceratopo e il tanto piccolo quanto feroce Velociraptor.
La mostra permette di avvicinarsi a queste creature in modo inedito e particolarmente coinvolgente. Ogni dinosauro è stato realizzato con grande cura nei dettagli e nelle automazioni. Gli esemplari sono quindi sorprendentemente naturali sia nelle movenze, sia nelle espressioni.
L’esposizione si sviluppa attraverso una serie di ambienti tematici che seguono l’evoluzione dei dinosauri nel corso delle ere geologiche: i visitatori avranno la possibilità di ritrovarsi nelle ambientazioni che riproducono fedelmente i paesaggi dell’era mesozoica, popolati da esseri giganti che camminano, nuotano oppure volano.
Il percorso espositivo è accompagnato da approfondimenti scientifici che raccontano la storia della Terra e dei dinosauri fornendo informazioni sulle più recenti scoperte paleontologiche.
Tra le attrazioni più affascinanti si conta l’acquario virtuale che permette di immergersi nelle profondità dei mari, osservando da vicino i grandi predatori marini come il Mosasauro, che regnava incontrastato negli abissi di un tempo.
Dinos Alive – The Immersive Experience si distingue dalle altre esposizioni sull’argomento per la perfetta combinazione tra l’educazione e l’intrattenimento e offre anche spazi di espressione adatti a tutte le età.
Il percorso prevede inoltre un’area dedicata ai più piccoli, che, in veste di aspiranti paleontologi, potranno vivere l’emozione di scoprire anche fossili “interrati”, imparando, quindi, come si è arrivati a determinare le caratteristiche morfologiche degli esemplari più conosciuti.
Da generazioni, i dinosauri suggestionano il nostro immaginario. Grazie a film iconici come la saga di Jurassic Park, e serie animate come Dinosauri, questi giganti preistorici sono diventati una parte integrante della nostra cultura popolare e collettiva. Dinos Alive – The Immersive Experience segna ora la più moderna evoluzione del tema e lo fa in modo ancora più “immersivo”, con un risultato spettacolare ed emozionante.
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“Dinos Alive – An Immersive Experience è più di un viaggio nel cuore del Giurassico, è un’esperienza immersiva che
sposa nuove tecnologie ed elementi educativi, attirando un pubblico di tutte le età“, ha dichiarato Hamza El Azhar, CEO di Exhibition Hub, co-produttore e curatore di Dinos Alive – An Immersive Experience. “Dopo l’enorme successo di Dinos Alive! in tutto il mondo – da Los Angeles a Melbourne a Washington D.C.- e l’enorme successo delle nostre altre mostre a Milano, siamo particolarmente entusiasti di aprire questa unica esperienza immersiva, e in una nuova sede destinata a diventare una delle più dinamiche della città in termini di intrattenimento“.
“Siamo entusiasti di portare Dinos Alive – The Immersive Experience a Milano, consolidando il successo delle nostre
precedenti collaborazioni con Exhibition Hub in città”, aggiunge Pedro Baptista, Exhibition Hub Senior Team Lead
presso Fever. “La nostra partnership di lunga data ha costantemente offerto esperienze indimenticabili che affascinano il pubblico locale, e siamo entusiasti di continuare questa tradizione con un’altra avventura immersiva che combina educazione, intrattenimento dal vivo e tecnologia digitale all’avanguardia. Milano è stata una pietra angolare per la crescita di Fever, e siamo orgogliosi di contribuire alla ricca scena culturale della città con esperienze innovative e coinvolgenti”.
Dinos Alive – The Immersive Experience è un ulteriore capitolo del viaggio nel tempo nato dalla coproduzione tra Exhibition Hub e Fever che a Milano hanno già saputo conquistare il pubblico con mostre di grande successo come The Art of The Brick, Van Gogh – The Immersive Experience e Titanic – An Immersive Voyage – tuttora in corso presso Lampo Scalo Farini a Milano.
I biglietti per Dinos Alive – The Immersive Experience sono disponibili per l’acquisto, insieme a tutte le informazioni
pratiche, sul sito ufficiale dinosaliveexhibit.com.
Dal 6 novembre presso la Cattedrale del Certosa District, Via Barnaba Oriani 27 – Milano
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Published
1 mese agoon
7 Ottobre 2024By
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PoliArt Contemporary di Milano ha presentato L’ABITO DELL’ARTE, durante la Milano Fashion Week questo Settembre 2024 in Viale Gran Sasso 35, con la quinta mostra di Giovanni Lombardini negli spazi della galleria milanese.
La mostra in collaborazione con MP Moda International Fashion School dove i giovani designers si sono ispirati dalla ricerca dell’artista riminese, esponendo ciascuno il proprio corrispettivo. Tra i designer , anche Flaminia Lamborghini che ha presentato un suo look.Tanti sono stati gli ospiti da Saverio Palatella, stilista internazionale riconosciuto per il suo talento nella maglieria a Roberta Tagliavini di RobertaeBasta esperta d’arte e personaggio Tv e molti altri.
MP Moda International Fashion School ha voluto in questo modo segnare in modo tangibile l’attinenza della moda con l’arte, due mondi che si parlano in continuazione e incidono profondamente, nella formazione dei giovani designers per cultura ed ispirazione e che continueranno ad ispirare nella loro carriera professionale.
Tutto questo vive in chi ha il coraggio di aprire veramente gli occhi davanti a loro. Perché ogni opera di Lombardini ha un proprio sguardo, coincidente con l’altro sguardo, sempre invitato ad entrare.
L’Abito dell’arte è proprio questa reciproca e possibile fusione, che l’esperienza artistica, antica o moderna, pone come proprio segreto visibile alla storia e all’intessersi delle sue epoche. L’abito è anche un “io abito”, un ubi consistam: abitare, abitarsi, abitare sé stessi per imparare a crearsi.
Eppure l’abito è anche ciò che da sempre donne e uomini indossano, troppo spesso purtroppo perdendosi in vacue superficialità. In questa mostra, per i giovani designers invitati, L’Abito dell’arte è il tentativo di trasfondere negli abiti un lavoro su di sé e con sé, cui l’arte di Lombardini sempre allude, perché l’abito può essere il luogo, il primo luogo, in cui realizzare l’altro modo dello specchiarsi: l’esemplarità. Non si tratta quindi di una mera riproduzione di stilemi su tessuti, ma del tentativo di un vero e proprio intessersi della vita e dell’arte nell’esperienza creativa dei giovani designers, che sono il primo immediato accesso all’altro specchio, quello del futuro.
Per questi motivi la PoliArt Contemporary ha accolto con grande interesse la proposta di MP Moda International Fashion School.
Il ventennale sodalizio tra la PoliArt Contemporary e Lombardini ha prodotto numerose esposizioni pubbliche e private, occasioni di approfondimento di una tra le poetiche più interessanti del panorama contemporaneo. Oltre alle mostre tematiche in galleria, sia a Milano che nella succursale roveretana della PoliArt (dal 2013 al 2018), dedicate a diversi cicli creativi dell’artista, la PoliArt Contemporary ha promosso esposizioni pubbliche, come la mostra antologica 99>11 Verso il Colore, al Museo della Città di Rimini nel 2011 e la mostra Lucio Fontana. La sua lunga ombra, quelle tracce non cancellate, del 2019, in cui sono presenti le opere di Lombardini come esempi di una ricerca che fonde pittura e oggetto (entrambe a cura di Leonardo Conti).
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