E’ stato il giorno di Suspiria, del film di Luca Guadagnino ispirato all’omonimo capolavoro di Dario Argento. Uno dei titoli più attesi del concorso e di tutta la Mostra, come hanno dimostrato le lunghissime file per entrare in sala e la folla che attendeva il regista e il cast sul red carpet. Il film ha diviso molto – e c’era da aspettarselo – ma la sua presentazione ha animato, e non poco, il Lido di Venezia. Risultato ottenuto anche grazie ai nomi che hanno accompagnato la pellicola in Laguna: in primis la star di Cinquanta sfumature di grigioDakota Johnson, e poi la sempre trendy ed elegantissima Tilda Swinton e Chloe Moretz.
“Quando avevo quindici anni mi sono visto tutti i film di Dario Argento – ha affermato il regista – se non fosse per lui oggi non sarei qui. Ricordo che all’epoca venne a Palermo, io mi sono messo davanti al ristorante dove stava mangiando e lo guardavo dal vetro. Lui uscì e mi disse che vedermi che lo fissavo gli aveva messo ansia”. Guadagnino in conferenza stampa ha ricevuto apprezzamenti da tutte le sue attrici. “E’ la seconda volta che lavoro con Luca – ha detto la Johnson – Ci conosciamo bene e so che nelle sue mani potrei riuscire a fare qualsiasi cosa”. Le ha fatto eco la Swinton, sua attrice feticcio: “Lavorare con lui per me è come tornare a casa, lui si prende cura degli attori, è collaborativo, crea un ambiente fantastico”
Sempre in concorso, sono stati presentati altri due film, Peterloo del maestro inglese Mike Leigh (Segreti e bugie) e il francese Frerès Ennemis. Il primo è un affresco storico che racconta di un tragico avvenimento del 1819, il massacro di Peterloo, appunto, con la cavalleria britannica che a Manchester attaccò con violenza una pacifica manifestazione per richiedere la riforma elettorale. “E’ importante che questo film venga visto riferito ai giorni nostri – ha dichiarato il regista – ci sono milioni di rifugiati nel mondo a causa di contesti politici repressivi e nel film affrontiamo questa tematica”. Frerès Ennemis è invece un buon prodotto di genere francese, in cui i “fratelli nemici” del titolo sono Manuel e Dibbs, cresciuti insieme in una periferia dove domina il narcotraffico e poi divisi su strade diverse: uno ha scelto la vita criminale, l’altro è diventato poliziotto. Protagonista il bravissimo Mathias Schoenaerts (Un sapore di ruggine e ossa).
In questa quarta giornata di festival, da segnalare infine la consegna del premio Bianchi, da parte del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici, a Carlo Verdone. Il riconoscimento, assegnato ogni edizione della Mostra ad un grande personaggio del cinema italiano, spegne quaranta candeline, così come Verdone ha festeggiato quest’anno i suoi quarant’anni di carriera. L’attore e regista ha dichiarato che ha consegnato il soggetto per un nuovo film ad Aurelio De Laurentiis, aggiungendo: “potrei realizzare il mio film più impegnativo di sempre”. Attendiamo con curiosità.