A m’arcord, io mi ricordo, è un neologismo nato con Federico Fellini e il suo cinema e credo non vi sia parola più adatta che possa identificare la rievocazione, in chiave nostalgica, del convegno internazionale che si è svolto a Milano il 20 Gennaio 2020, nel giorno dell’anniversario della sua nascita, durante il quale è stato presentato il programma delle iniziative per il centenario.
Tra gli invitati i familiari, gli amici e quelli che, in quel “amarcord”, hanno ritrovato un po’ della loro vita, dei loro sogni, del loro fare progetti, in un periodo in cui l’Italia era tutta da ricostruire e pensare.
Un convegno internazionale, quindi, la scelta che il Comune di Milano, cultura e Palazzo reale, insieme al C.O.R. (Creare Organizzare Realizzare) ha organizzato, a testimonianza di un itinerario tra simboli ed enigmi del cinema felliniano e della sua vita. Evento che, come recita il comunicato stampa, “vede la partecipazione dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, del Direttore del Palazzo Reale di Milano, Domenico Piraina, dei curatori delle mostre internazionali e della mostra di Palazzo Reale Milano, Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia e Francesca Fabbri Fellini, nipote del maestro, degli eredi Masina, degli amici e di coloro che hanno collaborato con lui”, tra cui Milo Manara.
Il coordinamento scientifico del convegno è stato a cura di Maurizio Porro che ha ben sottolineato l’importanza di avere un calendario di mostre di altissimo profilo a livello internazionale, poi realizzate in Italia e all’estero, per testimoniarne il lustro del linguaggio cinematografico. Continua poi il comunicato stampa: “la notorietà di Federico Fellini nel mondo è infatti enorme; egli appartiene a quella cerchia ristretta di italiani che, per milioni di europei e di americani, in qualche modo riassumono l’Italia. Fellini è giunto a un simile risultato attraverso un itinerario colto: prima sceneggiatore, poi regista, ha dato vita a una galleria di fantasmi divertiti e appassionati, registrando come pochi altri il cambiamento del costume italiano e al tempo stesso cogliendo, in modo esemplare, i simboli del nostro passato e del nostro enigmatico presente”.
Un vero e proprio “glossario felliniano” quello proposto, fatto di riferimenti alla vita vissuta, come si è detto, “un po’ ad occhi aperti ed un po’ ad occhi chiusi” che culminerà con la mostra a lui dedicata che si terrà a Milano, presso il Palazzo Reale, dal 17 settembre al 15 Novembre 2020: un’occasione unica per imparare, scoprire, stupire e divertirsi.
Un Amarcord interessante, e a tratti struggente, che vede in Vincenzo Mollica un testimone sincero e appassionato.
Un altro importante centenario che ricorre nel 2020 è quello di Alberto Sordi, quell’attore che lo ha accompagnato nei suoi primi film da regista e che tutt’oggi lo accompagna nei ricordi delle persone che lo hanno amato, come se il tempo non fosse mai trascorso.
In occasione di questo centenario emerge il senso profondo del “fare un film” che, come ha sempre sostenuto questo grande regista italiano, non è solo qualcosa legato al talento: è necessario, infatti, averne anche la consapevolezza in quanto, per il riconoscimento del talento ci vuole tempo.
Oltre al convegno si svolgerà la mostra itinerante “Il centenario. Fellini nel mondo” promossa dagli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione generale per la promozione del Sistema Paese, in collaborazione con Istituti italiani di cultura nel mondo e appunto, la mostra a Palazzo Reale promossa dal Comune di Milano, oltre a tutte una serie di interessanti iniziative collaterali.