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Sorrento: la perla italiana da scoprire questa estate
Si trova in una posizione pittoresca su una terrazza tufacea sul Golfo di Napoli e regala scorci mozzafiato sul mare. Parliamo di Sorrento, la cittadina più famosa della costiera Sorrentina e nota località di villeggiatura fin dai tempi antichi.
Qui il paesaggio è caratterizzato da rigogliosi giardini e agrumeti, marine a picco sul mare e da un centro storico suggestivo con un’interessante architettura storica e religiosa.
Decantata dai poeti, celebrata nelle canzoni, immortalata nei dipinti – qui soggiornarono Goethe, Dickens, Nietzsche e D’Annunzio, per fare qualche nome – la bella terra delle sirene è conosciuta in tutto il mondo ed è una delle mete godibile in ogni stagione dell’anno, di giorno e di notte.
Ospitale e allegra, Sorrento accoglie i visitatori in cerca di sole, storia, arte, cultura e divertimento. Numerose sono le chiese e i palazzi storici, sorprendenti i punti panoramici, caratteristici i vicoli pieni di negozietti e botteghe artigiane, eccezionale la qualità della sua offerta gastronomica.
5 cose da fare a Sorrento
Sicuramente molto dipende dalla vostra idea di vacanza: c’è chi preferisce esplorare la penisola a bordo di una barca privata, chi andare alla ricerca di prelibatezze locali nei ristoranti – anche stellati come Il Buco dove trovate lo chef Giuseppe Aversa – e chi preferisce la vacanza attiva alla scoperta delle bellezze culturali e naturali della zona.
Qualsiasi sia la vostra idea di vacanza, ecco cinque cose da fare e vedere a Sorrento.
Il Duomo
Come prima cosa non potete perdervi una visita della cattedrale. Il Duomo di Sorrento è dedicato ai Santi Filippo e Giacomo. L’interno a croce latina e tre navate è ornato nei soffitti da tele barocche di Oronzo e Nicola Malinconio e di Giacomo del Po, e conserva opere di grande valore. Nella prima cappella, oltre al battistero nel quale fu battezzato Torquato Tasso, si trova un magnifico rilievo marmoreo del Redentore del 1522 incorniciato da dodici formelle trecentesche. Nella navata centrale si possono ammirare il trono arcivescovile e un pulpito impreziosito da una “Madonna col Bambino e i due San Giovanni” di Silvestro Buono (1580), entrambi cinquecenteschi; nel presbiterio, il coro ligneo è un notevole esempio di tarsia sorrentina dei primi del Novecento. Infine, nella Cappella del Santissimo Sacramento, un pregevole Crocifisso ligneo del ‘400 sovrasta l’altare seicentesco con putti laterali di bottega di Domenico Antonio Vaccaro. A pochi metri dal Duomo, poi, sul Corso Italia, si affaccia il rosso campanile a cinque piani.
Marina Grande e Marina Piccola
Altra doverosa visita è Marina Grande e Marina Piccola. Pittoresco borgo marinaro al quale si accede percorrendo una stradina a gradoni di pietra e attraversando l’antica Porta greca, Marina Grande conserva il fascino del villaggio di pescatori che fu un tempo con le sue case colorate, le barche e le reti tirate sulla riva.
Il borgo, reso celebre dal film con Vittorio De Sica e Sofia Loren “Pane, Amore, e …”, offre caratteristici localini, ristoranti e stabilimenti balneari. Il 26 luglio nella marina si festeggia Sant’Anna, protettrice del borgo, a cui è dedicata la chiesa.
Marina Piccola, invece, è il porto di Sorrento, un importante approdo di traghetti e aliscafi; da qui partono anche per escursioni a Ischia e Capri. Ubicata in una bella insenatura, al lato del porto si trovano alcuni stabilimenti balneari che, a causa delle ridotte dimensioni dell’arenile, a volte sono realizzati su palafitte sull’acqua.
Fare una gita a Punta Campanella
Punta Campanella è un promontorio della Campania è una area marina protetta istituita nel 1997 col nome area naturale marina protetta Punta Campanella. Il promontorio è situato in costiera sorrentina, dividendo il golfo di Napoli da quello di Salerno ed estendendosi su una superficie in mare di oltre 1500 ettari.
L’Area marina protetta Punta Campanella è caratterizzata dalle falesie calcaree che scendono nel mare, creando pareti di roccia che scendono fino a 50 metri e oltre di profondità.
Qui la vista è davvero mozzafiato e, nelle giornate più limpide, potrete persino scorgere Ischia e Procida.
Shopping nelle botteghe artigiane
I negozi della Penisola Sorrentina non sono proprio economici ma gli oggetti, i vestiti e i prodotti tipici, sono di ottima qualità e fattura artigianale. A Sorrento potrete acquistare in pieno centro storico, pregiati oggetti d’artigianato o esclusivi capi d’abbigliamento in una delle tante boutique di Corso Italia.
Ma tutti gli incantevoli paesini della Costiera sono ricchi di caratteristiche botteghe e particolari bazar in cui trovare di tutto. In questa zona è molto diffuso anche lo shopping gastronomico e come potrebbe essere diversamente con tutti gli squisiti limoni, mandarini, vini e limoncelli che si trovano in Costiera? Tra una vetrina e un’altra non dimenticate di assaggiare il gelato artigianale che vi terrà freschi anche nelle ore più calde.
Un aperitivo al Vista Sky Bar dell’Hotel Mediterraneo
Il Vista Sky Bar dell’Hotel Mediterraneo, inaugurato nel 2015, con la sua vista mozzafiato a 360 gradi sul Golfo e sulle colline di Sorrento, è diventato da subito una realtà di riferimento per gli splendidi tramonti e serate musicali in Penisola Sorrentina.
Un concept moderno e suggestivo, una “casa degli eventi” con una vista unica e una selezione di cocktails, dai classici intramontabili a signature, affidata all’esperienza dell’Head Bartender Arturo Iaccarino. Il menu “Taste & Share” propone finger food curati dello chef Giuseppe Saccone che qui si è divertito a mischiare ingredienti locali con altri internazionali di maggior tendenza. Da non perdere i gamberoni in pasta Kataifi con salsa agrodolce ed il gran crudo di mare che si abbina perfettamente alle bollicine.
Ma anche la musica è protagonista. Dj set e gruppi dal vivo si alternano nella programmazione artistica dell’estate. Artisti del calibro di Steve Edwards, José Padilla e Claudio Coccoluto hanno suonato su questa splendida terrazza. E anche quest’anno la programmazione artistica sarà ricca di artisti di primo livello, tra cui spiccano le collaborazioni con Roberto Barone ed i Dj di Radio Yacht, con i dj e producers Alaja e Gallo e con il DJ Dario Guida veterano dei migliori club partenopei, capresi e internazionali. Per informazioni: https://www.mediterraneosorrento.com/vista-sky-bar-rooftop-cocktail-bar-sorrento/
di Lidia Pregnolato per DailyMood.it
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La JOMO (“The Joy of Missing out”) invita a riscoprire la gioia di vivere lentamente, a contatto con la natura e con le cose semplici. E quale luogo migliore della Danimarca per vivere questa esperienza? Patria della filosofia hygge e del friluftsliv (“vita all’aria aperta”), la Danimarca, specialmente in bassa stagione, offre tranquillità, paesaggi mozzafiato e momenti di connessione profonda con se stessi e con la natura.
Dalle dune mobili di Råbjerg Mile alle coste selvagge del Parco Nazionale del Mare di Wadden, fino ai meravigliosi paesaggi di Bornholm, ogni angolo è perfetto per vivere la JOMO. Ecco, quindi, alcune delle mete da inserire nella wishlist.
Le isole di Læsø, Endelave, Tunø ed Ærø
Læsø, nello Jutland settentrionale, si trova fra Frederikshavn e and Gothenburg (in Svezia). L’isola è ricca di meravigliose spiagge sabbiose e secondo la mitologia norrena era il luogo preferito dagli dei per i banchetti.
Nel Kystlandet, Endelave è nota come “l’isola dei conigli”: la sua natura incontaminata ospita anche una foresta simile ad una giungla e una colonia di foche. Nella stessa regione, Tunø, isola “car- free”, è possibile andare a caccia di fossili e fare escursioni a piedi, noleggiando biciclette o saltando su un traxa cab (una sorta di trattore taxi) per un tour intorno all’isola.
Ærø, in Fionia, presenta invece un profilo molto diversificato, con coste basse e sabbiose e da un lato, e alte e frastagliate da un altro.
Bornholm
Bornholm è una splendida isola del mar Baltico, che nel 2021 si è aggiudicata il titolo di seconda migliore regione per le escursioni in Europa. Può essere visitata in bicicletta o a piedi, e offre una varietà di attività sportive come il kayak, il surf e l’arrampicata. Il paesaggio è caratterizzato da zone pianeggianti, colline e foreste (fra cui quella di Almindingen, una delle più grandi della Danimarca).
Dark Sky Park a Møn e a Nyord
Møn e Nyord sono le prime zone dei Paesi Nordici ad aver ottenuto il titolo di Dark Sky Park e Dark Sky Community. L’impegno nell’adottare comportamenti rispettosi dell’ambiente ha permesso al paese di mantenere inquinamento luminoso molto basso permettendo ai cieli danesi di diventare uno spettacolo imperdibile. Milioni di stelle si riflettono sull’acqua del mare e illuminano la notte, in un’esperienza che permette di allontanare il pensiero da ogni preoccupazione e di concentrarsi sul momento presente. Sono inoltre disponibili dei tour dei Dark Sky con tanto di guida e visite al Damsholte Observatory.
Il Parco dei cervi a Dyrehaven, nella Selandia del Nord
Dyrehaven si trova ad appena venti minuti di treno, da Copenaghen, alla Klampenborg Station. Questo bosco meraviglioso permette di lasciarsi alle spalle il ritmo sostenuto della città, per rallentare un po’ e fare delle piacevoli camminate nel cosiddetto “parco dei cervi”. Il bosco è un’ex riserva di caccia reale, ed è costituito da una fitta rete di percorsi che formano una stella. Oggi il parco ospita ben duemila cervi. È il luogo perfetto per godersi i colori autunnali, per fare un picnic, fare sport leggero all’aria aperta, e persino per salire su una carrozza trainata a cavallo, proprio come nelle favole.
Il Naturepark Randers Fjord
Il Naturepark Randers Fjord è una delle riserve naturali più grandi della Danimarca. Il Randers Fjord è lungo 30 chilometri ed è la foce del fiume Gudenåen, che incontra le acque salate del Kattegat. In questo paesaggio suggestivo è possibile fare bird watching, sedersi su una panchina, osservare i pesci, e persino pescarli (se si ha la licenza). Fra gli altri, vi si trovano aringhe, trote di mare, salmoni, platesse e merluzzi. Il parco organizza anche iniziative legate alla canoa e al kayak, anche per bambini.
Il Parco Nazionale del Mare di Wadden, sulla costa Ovest
Il Parco nazionale del Mare di Wadden è stato designato patrimonio dell’UNESCO nel 2009. Qui, i turisti possono partecipare a dei safari guidati di ostriche e molluschi, e ritrovarsi a pochi metri da due simpatiche razze di foche, la foca comune e la foca grigia. Da ottobre ad aprile, questa attività permette di trascorrere del piacevole tempo in armonia con la natura e la comunità locale. È un luogo perfetto per dimenticarsi il rumore del quotidiano e riposare la mente (e le orecchie), ascoltando lo sciabordare delle onde e i richiami degli uccelli.
Safari dell’ambra a Hvide Sande, sulla costa Ovest
Tutto l’anno, sulle coste della Danimarca vengono organizzati dei veri e propri safari di ambra. In compagnia di una guida esperta, è possibile andare a caccia delle famose gemme dorate, che si staccano dal fondo del mare grazie all’effetto delle burrasche. L’esperienza unisce una piacevole passeggiata sulla spiaggia (toccasana per la salute) al vantaggio di potersi riportare a casa un ricordo speciale della Danimarca, promemoria dell’importanza di prendersi del tempo per sé.
Whale watching a Naturpark Lillebælt
Naturpark Lillebælt è il parco nazionale più grande della nazione, e si trova fra Hejlsminde a sud e Trelde Næs a nord. Questo paesaggio è ricco di biodiversità, e ospita diverse specie animali e vegetali a rischio di estinzione. Il parco propone svariate attività, fra cui i sorprendenti safari delle focene. Questi piccoli cetacei somigliano a dei delfini, più che a delle balene, ma presentano una pinna dorsale a triangolo, come gli squali. Sono incredibili nuotatori e si possono facilmente osservare in piccoli gruppi, nelle acque basse della costa. Per rispetto delle focene, il luogo è molto silenzioso: un ambiente ideale a lasciarsi cullare dal suono delle onde e respirare l’aria fresca.
Il mare di Grenen, nello Jutland settentrionale
A Grenen, vicino a Skagen, il Mar Baltico e il Mare del Nord si incontrano, ma non si mischiano mai, in un fenomeno spettacolare. La zona circostante è una riserva naturale protetta, dove è possibile vedere foche, pesci e uccelli. Grenensporet è il paradiso degli escursionisti, con oltre trenta chilometri di percorsi disponibili. La balneazione è proibita, ma è sufficiente affondare i piedi nella sabbia e osservare i due mari incontrarsi per sentirsi rigenerati, in questo punto dimenticato dalla maggior parte dei turisti.
Il faro Rubjerg Knude
Se si è alla ricerca di un luogo lontano dalla frenesia della città, qual miglior posto del faro Rubjerg Knude? Dalla cima di questo faro si osserva una vista mozzafiato del Mare del Nord e del Vendsyssel, la parte più settentrionale della Danimarca. Nel 2019, il faro è stato spostato di circa settanta metri, per evitare che fosse inghiottito dal mare, e oggi è il luogo ideale per sentire il vento fra i capelli e dimenticarsi del proprio cellulare.
Il deserto di Råbjerg Mile, vicino a Skagen
A Råbjerg Mile si verifica tutti gli anni un fenomeno affascinante: si tratta di una gigantesca duna migratoria, la più grande del Nord Europa, che si muove di circa 15 metri all’anno. Per godersi il qui e ora, basta restare in piedi e guardarsi intorno, o giocare nella sabbia e tornare un po’ bambini.
A caccia di funghi nei boschi di Vejle
Un’attività autunnale ideale per immergersi nella natura e vivere un’esperienza unica è andare a caccia di funghi. Con coltellino e cestino, è possibile esplorare questi boschi alla ricerca di tesori nascosti sotto le foglie. Con un po’ di fortuna e attenzione, si trovano funghi deliziosi. Per i principianti, nessuna preoccupazione: basta una guida sui funghi e qualche consiglio per iniziare. La regola d’oro è raccogliere solo quello che serve, godendosi la semplicità di questa avventura nella natura danese.
Per maggiori info: www.visitdenmark.it
di Lidia Pregnolato per DailyMood.it
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Escursioni culinarie invernali: divertimento sulla neve in Tirolo
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2 giorni agoon
21 Novembre 2024Conoscete il lato tranquillo e lento del Tirolo nella stagione più fredda dell’anno? Il modo migliore per farlo è provare un’escursione invernale tra le montagne tirolesi. Oltre ai superbi panorami, alla pace e alla calma della natura alpina, sono soprattutto gli autentici incontri con le famiglie ospitanti e le offerte culinarie nelle baite che rendono l’esperienza unica.
Grazie alle efficienti infrastrutture con sentieri perfettamente curati e ben segnalati, le aree alpine del Tirolo possono essere vissute sia da chi cerca relax e dalle famiglie, sia per chi ha ambizioni sportive. I sentieri escursionistici non solo conducono attraverso paesaggi da sogno, ma anche a luoghi accoglienti dove fermarsi per riscaldarsi con prelibatezze regionali e per essere accolti dai padroni di casa con un benvenuto in stile tirolese. Ecco qui una panoramica delle più belle escursioni culinarie invernali.
Escursioni golose: tour panoramici con sorprendenti delizie culinarie
Il nome di questa escursione invernale di un’ora e mezza sembra già promettente: il tour “la via della cacciagione” nelle Alpi di Kitzbühel – St. Johann, conduce nell’imponente valle del Kaiserbach, con una vista costante sulle cime innevate del Wilder Kaiser. Dopo aver raggiunto la piccola cappella, si fa sosta alla malga Fischbachalm con le sue accoglienti baite in stile tirolese. La caccia è la grande passione di Michael Hechenberger, che propone ai suoi ospiti la selvaggina cacciata da lui stesso.
Ai piedi della catena montuosa di Mieming, con splendida vista sulle Alpi dello Stubai, il facile trekking Mieminger Almenroute si snoda lungo l’altopiano soleggiato di Mieming, vicino a Innsbruck. Il tour circolare, di circa 3 ore, passa attraverso boschi e prati di brughiera, giungendo a due rifugi. Uno di questi è il pittoresco Stöttlalm, il cui panorama è di per sé un vero piacere. Ma non è tutto: con il brunch in baita, la famiglia ospitante Pirktl vizia al meglio i propri ospiti. Dalle uova al pane, dalla frutta alla verdura, fino ai salumi e ai formaggi: tutto proviene esclusivamente dal territorio o dal Tirolo.
Un’escursione invernale attraverso l’alta valle innevata, alle spalle del villaggio di Auffach, è l’occasione anche per esplorare il magnifico territorio di Wildschönau. Il sentiero escursionistico circolare dove termina la valle presso la baita Schönangeralm passa accanto a una piccola cappella in pino cembro e a casolari alpini disabitati. A sinistra e a destra del sentiero si ergono le cime del Wildschönau. Dopo circa un’ora di cammino, tornati al punto di partenza, vale la pena fermarsi alla baita Schönangeralm che incanta non solo per il fantastico panorama montano ma anche per la cordialità dei padroni di casa. Il caseificio interno produce anche il pluripremiato formaggio, che si può trovare in tutte le possibili varianti dei piatti offerti, come gli imperdibili spätzle al formaggio fatti in casa.
Escursioni frizzanti: tour per famiglie con cucina semplice
In Tirolo, anche le famiglie si divertono durante la stagione invernale grazie a tour semplici e variegati, come ad esempio sul sentiero forestale di Hög nella regione di Serfaus-Fiss-Ladis, creato pensando alle esigenze delle famiglie. Il facile tour, della durata di quasi due ore, inizia all’imbocco della pista da sci di fondo di Hög e attraversa il bosco di Bödenwald e i sentieri escursionistici fino a Serfaus. Al punto di partenza, la Seealm Hög vi invita a fare una pausa. La malga Seealm Hög sorprende con una straordinaria gamma di piatti: oltre ai classici della cucina tirolese, nel menu ci sono anche piatti di pesce e ottimi piatti vegani o vegetariani. Un consiglio speciale: il filetto di salmerino tirolese fritto su purea di verdure grigliate con funghi Serfaus di stagione.
Nella regione del Parco Naturale di Reutte, la malga Vilser Alm dà il benvenuto alle famiglie. L’escursione invernale attraverso il bosco montano della Valle delle Alpi conduce senza grandi difficoltà alla meta e dopo circa un’ora di cammino su un sentiero forestale ben curato si giunge alla malga Vilser Alm a 1.226 metri. Il padrone di casa Julian Kurtz offre agli ospiti piatti rurali interpretati in chiave moderna e conditi con erbe di montagna. Naturalmente in cucina si utilizzano prodotti regionali provenienti dal territorio circostante. La specialità da assaggiare è il gulasch di manzo allevato al pascolo con gnocchi e insalata.
L’escursione invernale alla Wurzbergalm nella valle Ötztal non offre solo un’esperienza alpina unica con panorami incredibilmente belli, ma anche una sosta in un rifugio speciale che merita sicuramente una visita. Dal parcheggio di Köfels si attraversa il paese, si passa davanti alla segheria e attraverso il bosco, seguendo sempre le indicazioni, si prosegue fino alla malga Wurzbergalm. Piatti semplici ma raffinati, tutti preparati con prodotti regionali, attendono gli ospiti di tutte le età. Popolare tra la gente del posto e spesso ordinata dagli ospiti per curiosità, la frittata di mirtilli, ad esempio, è da provare per terminare un gustoso pranzo con dolcezza.
Escursioni impegnative: tour indimenticabili con cucina genuina
L’escursione invernale di due ore alla malga Ritzau Alm nel Kufsteinerland promette un panorama fantastico e una sosta accogliente come ricompensa per l’impegnativa salita: questo trekking conduce attraverso l’idilliaca Kaisertal, uno dei luoghi più belli dell’Austria. Salendo per la mulattiera Kaiseraufstieg, con vista su Kufstein, il sentiero ben curato con-duce alla pittoresca cappella di Sant’Antonio fino alla malga Ritzau Alm a 1.161 metri. Oltre all’atmosfera accogliente, gli ospiti possono gustare l’eccellente cucina dell’alpeggio. Gli ingredienti provengono esclusivamente dal territorio circostante, la carne bovina e suina dal proprio allevamento e la selvaggina dalla propria caccia.
L’escursione invernale di circa due ore e mezza alla malga Ehenbichler Alm nella regione del Parco Naturale di Reutte è un’attrazione sotto molti punti di vista: la malga Ehenbi-chler Alm colpisce per la sua posizione unica a 1.964 metri con superba vista sulla vetta della Zugspitze. La malga offre anche un’esperienza culinaria unica. I padroni di casa Marion e Thomas Moebus prestano particolare attenzione alla regionalità e alla qualità dei prodotti e offrono ai loro ospiti prelibatezze tirolesi, cucina casalinga semplice e spuntini sostanziosi. Un consiglio speciale per i più golosi: i Buchteln fatto in casa con salsa alla vaniglia e mirtilli rossi.
Non per niente l’escursione invernale al rifugio Wettersteinhütte nella regione di Seefeld è una delle più belle e panoramiche della valle Gaistal a Leutasch. La salita attraverso il bosco è piuttosto impegnativa, ma è ricompensata da passaggi panoramici con vista sulle cime delle montagne circostanti e sull’Hohe Munde. La meta dell’escursione invernale di due ore è il rifugio Wettersteinhütte, situato a 1.717 metri. Il rifugio è molto popolare tra gli escursionisti non solo per la splendida vista, ma soprattutto per il tipico dolce Kaiserschmarrn, cucinato del padrone di casa Hans.
Prima di mettervi in cammino
Durante le escursioni in montagna, è necessario tenere conto dei pericoli che incombono nella stagione invernale, come le valanghe, il rischio di scivolamento e il disorientamento. E’ fondamentale anche essere equipaggiati con l’attrezzatura giusta, abbigliamento ade-guato e scarpe robuste con suola adeguata alla neve e al ghiaccio.
Più informazioni su: www.tirolo.com
di Lidia Pregnolato per DailyMood.it
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Passione antica Roma, dove ammirarne la grandezza o immergersi in un’atmosfera epica
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5 giorni agoon
18 Novembre 2024By
DailyMood.iteDreams traccia l’itinerario per i nostalgici del cult Il Gladiatore e gli amanti dell’antichità, tra location cinematografiche e genio architettonico
Si contano le ore che separano i fan di Massimo Decimo Meridio dall’arrivo nei cinema del sequel del film di Ridley Scott, il Gladiatore II. Ma dove fare tappa per un viaggio ispirato alla pellicola cult? eDreams, tra le principali agenzie di viaggi online, compone una mappa per gli appassionati del genere, tra location di set cinematografici resi iconici dal gotha della settima arte e luoghi consegnati alla storia dalle capacità di progettazione degli antichi.
In Marocco, come con Massimo Decimo Meridio
Una parte di riprese del colossal è stata girata negli stessi luoghi del Marocco sullo sfondo del primo capitolo del cult. Le zone dello ksar di Ait-Ben-Haddou, antica fortificazione di fango patrimonio Unesco e le distese di terra rossa che sono la tavolozza di questa parte dell’entroterra del Paese sono celebri per l’ambientazione di diversi set epici. Una tappa qui farà tornare la mente alle gesta di questi personaggi indomiti.
Malta, la Hollywood del Mediterraneo
Altra location particolarmente amata dai cineasti è Malta, che è stata ambientazione di numerose produzioni del genere, tra cui Troy. Nel caso dei combattenti de Il Gladiatore II per aggirarsi nei luoghi in cui sono state messe in scena le vicende di Lucius, le mete dell’itinerario sull’isola sono panoramiche. Il Forte Ricasoli a Calcara, in particolare, è una fortificazione in cui sono ancora presenti i segnali del passato militare, con una vista aperta sul mare, una caratteristica comune anche all’area del bastione di San Michele. Altre scene sono state invece girate presso Miżieb, nota per le sue vaste aree naturali, e a Mellieħa.
Nelle campagne del Sussex
Non c’è solo il Mediterraneo, però, come cornice dell’ultimo lavoro firmato Ridley Scott, ma anche le campagne di un’altra isola, la Gran Bretagna, che nel Sussex ha visto realizzare alcune scene di battaglia. Storica contea dell’Inghilterra meridionale, con le sue distese verdi a perdita d’occhio è teatro di alcuni degli scontri in esterna. Qui si estende la più lunga ‘valle secca’ del Regno Unito e, secondo John Constable, questo territorio regala “la vista più grandiosa del mondo”.
Nîmes, l’antica Nemausus
Chi volesse invece avventurarsi alla scoperta dell’antica civiltà romana dal punto di vista più archeologico che cinematografico, può fare rotta verso Nîmes, nel Sud della Francia, colonia romana in epoca augustea, quando è stata battezzata, appunto, Nemausus. Qui si trovano infatti uno degli anfiteatri meglio conservati al mondo, oggi usato per eventi e concerti, e la Maison Carrée, un tempio romano risalente al I secolo a.C. A poca distanza è possibile vedere il Pont du Gard, un acquedotto romano, e il Jardin de la Fontaine, un parco che ospita altri resti antichi.
Ai confini dell’Impero romano tra le verdi colline dell’Inghilterra
Tornando tra le vaste distese verdi d’Inghilterra, si snoda un’imponente fortificazione: il Vallo di Adriano, un antichissimo muro che racconta la storia di un confine tra mondi da quasi duemila anni. Costruito nella prima metà del II secolo per volere dell’imperatore Adriano, il Vallo nasce per proteggere il confine settentrionale dell’Impero, ma oggi è possibile percorrere i 117 chilometri di questo prestigioso sito patrimonio dell’UNESCO, lasciandosi trasportare da alcuni dei paesaggi più caratteristici dell’Inghilterra. Nei dintorni, poi, non mancano altre chicche da scoprire: dalle storiche fortezze romane, come il forte di Housesteads, all’incantevole Kielder Forest.
L’imponente acquedotto romano nella fiabesca Segovia
Nel cuore della Spagna settentrionale, sorge una cittadina spesso sottovalutata ma che custodisce dei veri e propri gioielli architettonici: fra tutti, Segovia è particolarmente famosa per lo straordinario acquedotto romano che la abbraccia. Questo incredibile monumento, costruito intorno al I secolo d.C., è una delle testimonianze meglio conservate della presenza romana nella penisola iberica: oggi è diventato il simbolo indiscusso della città.
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