In occasione della settimana della moda milanese, Sophia Nubes è tornata in scena portando in passerella l’essenza della femminilità che distingue il suo stile, ma anche i valori etici che sono parte fondante della sua filosofia e del marchio stesso. Con la nuova collezione fall-winter 2022/23, infatti, Sophia Nubes ha raccontato in maniera inedita la sua femminilità sofisticata e l’abilità sartoriale, sempre unite e un tocco comfy e a dettagli streetwear. Tra volumi studiati, il rigore calssico e una nuova versione couture del jersey, irrompono capsule dedicate al denim e alla t-shirt ma anche felpe e capi basic che danno vita a un mash up perfettamente equilibrato tra l’heritage del marchio, segnato da due stampe vintage protagoniste della collezione, e la contemporaneità dello stile.
Lo stile si affianca anche ai progetti etici di Sophia Nubes che conferma ancora una volta il suo sostegno a temi umanitari fondamentali, facendosi portavoce di un impegno volto al miglioramento insieme a due associazioni italiane, Fondazione Capellino, per il supporto alla biodiversità ambientale e culturale e Wall of Dolls, che lotta contro ogni genere di violenza sulle donne.
“C’è un momento nella vita in cui bisogna avere coraggio – spiega Elena Pioli, direttore creativo di Sophia Nubes – ed andare comunque oltre le apparenze. C’è un momento in cui la donna diventa forte e intraprende la via della consapevolezza.”
Il costante supporto all’empowerment femminile e una sempre maggiore consapevolezza di sé, sono stati altresì sottolineati dalla presenza di due eccellenze dell’arte contemporanea e del teatro, Gabriela Hess, esperta calligrafa, e Maria Pilar Perez Aspa, attrice teatrale, che si sono esibite in due performance durante lo show che ha svelato ieri la collezione nella cornice delle Sale Nobili di Palazzo Turati a Milano. Le due artiste hanno tenuto gli occhi saldi su di sé quando Pilar Perez Aspa ha recitato alcuni passi da “L’esistenzialismo è un umanesimo”, titolo di una conferenza tenuta da Jean-Paul Sartre nel 1945, mentre Hess li riportava su una tela, con la sua esperta grafia, in una vera e propria installazione Live.
In passerella due modelli d’ eccezione: Fabrizio Corona e Nina Moric.