Preziosa e unica, immersiva quanto basta per esaltare la sua essenza e riflettere il luogo da cui prende vita: è la rosa del deserto, un aggregato di cristalli di gesso che conserva gelosamente al suo interno le tracce dei minerali da cui ha avuto origine. Il suo mistero è la sua bellezza, il suo segreto è racchiuso negli elementi – la sabbia, il vento, l’acqua – che la nutrono e la proteggono. Quegli stessi che vengono celebrati dalla collezione SS 23 di Oblique Creations, ispirata a una donna brillante e adamantina che, al pari del fiore di pietra, rinasce e si rinnova nel segno della sua bellezza.
Il pret à porter del brand segue le fascinazioni naturali traducendole in una proposta che ne riflette il carattere e lo amplifica a partire da una sartorialità precisa e definita graffiata da incursioni inaspettate che ne spezzano i tagli richiamando il movimento leggero e sinuoso dell’aria. Le linee sono spesso audaci; le pieghe e le onde che nascono sulle silhouette nette dei capi ne addolciscono il rigore indagando un nuovo concetto di eleganza.
Una collezione emotiva, la cui dolcezza è svelata dalla leggerezza materica di tessuti che accarezzano il corpo senza costringerlo, avvolgendone l’intimità in un gioco di trasparenze e di richiami che ne esalta la sinuosa flessuosità indipendentemente dalla singola fisicità.
La donna di Oblique Creations, come la rosa del deserto, si ritrova in quello che indossa e nei ricami, nelle gommature, nel florilegio di decorazioni che arricchiscono ogni singolo capo ritrova l’abbaglio della natura e la sua stessa origine.
Coerente e sicura, la sua femminilità è una risposta chiara alle fragilità del tempo perché diretta emanazione della sua parte più autentica e riassunto felice di un’essenzialità d’approccio che si libera degli orpelli, per mostrarsi esattamente com’è.
Sweet desert rose, each of her veils, a secret promise…
(Sting, Desert Rose, 2000).
@obliquecreationsofficial