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Irlanda: 10 musei immersivi da non perdere

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Tutta l’isola d’Irlanda è terra di musei unici, innovativi, vivi e divertenti

Se è noto che l’Irlanda custodisce tesori naturalistici, letterari e legati alle sue tradizioni, forse non lo è altrettanto il suo essere terra di musei straordinari. Tra gli elementi che rendono particolare l’isola di smeraldo, vi è la sua capacità di dar vita a spazi museali originali, creativamente interattivi e coinvolgenti: luoghi vivi, fortemente connessi con i territori di riferimento e sempre al centro di numerose attività per tutti.

E se è facile ricordarsi tra quelli più famosi il Titanic Belfast, interamente rinnovato di recente e immancabile nella lista di quelli da vedere, è bene sapere che anche fuori dalle grandi città è facile trovare un museo in cui vale la pena entrare e che anche quelli legati a tematiche apparentemente “minori” riservano sempre belle sorprese. Perché al di là di quale possa essere il tema, la cosa che rende unici i musei irlandesi è il modo in cui permettono di viverli e scoprirli.

1 National Museum of Ireland – Archeology, Dublino 
Permette di esplorare 9.000 anni di storia attraverso preziosi manufatti archeologici che includono, il calice di Ardagh; la spilla di Tara, fine esempio di oreficeria dell’VIII secolo, e il famoso Derrynaflan Hoard, altro prezioso calice, databile tra l’VIII e il IX secolo. Senza dimenticare le misteriose mummie di palude, protagoniste dell’affascinante mostra permanente “Kingship and Sacrifice”. Tra le altre mostre permanenti da vedere, quella dedicata ai reperti vichinghi e “Ór – Ireland Gold”. Il museo è ospitato in un bellissimo edificio in stile palladiano che è uno dei punti di riferimento per Dublino.

2 Ulster Museum, Belfast 
C’è davvero qualcosa per tutti in questo museo pluripremiato che ospita collezioni artistiche, pezzi particolari legati alle scienze naturali e alla storia. Immancabile per approfondire la storia dell’Irlanda del Nord e per ammirare reperti come le uniche ossa di dinosauro d’Irlanda, numerose opere d’arte applicata e le sezioni dedicate alle creazioni di artiste donne e della comunità LGBT+.

3 Waterford Treasures, Waterford, contea di Waterford 
Nella città più antica d’Irlanda non c’è un solo museo, ma un intero quartiere con quattro musei apprezzati su scala internazionale (il Medieval Museum, l’Irish Silver Museum, l’Irish Museum of Time e il Bishops Palace) e pochi minuti di distanza uno dall’altro. Possono essere visitati con un unico biglietto e permettono, tra le altre cose, di fare un viaggio nel tempo fino alle radici vichinghe di Waterford, proseguendo poi con i tesori dell’età medievale e arrivando fino alle epoche georgiana e vittoriana. Dopo la visita, è fortemente consigliata una tappa al Bishop’s Palace Café, con la terrazza che si affaccia sulle mura del XIII secolo della città, nel cuore del Viking Triangle: si trova nel Bishop’s Palace Museum ed è il ristorante più elegante di Waterford.

4 Galway City Museum, Galway 
In questo particolare museo, ubicato accanto al celebre Spanish Arch e ospitato da un particolare edificio, progettato appositamente e inaugurato nel 2006, è possibile farsi sorprendere da un’affascinante collezione di oggetti del patrimonio culturale legato alla città di Galway e alla sua gente. Tre le cose presenti, il più antico Claddagh Ring a oggi conosciuto, cimeli di guerra, memorabilia sportive, monete medievali, barche, oggetti legati all’artigianato e alle storiche produzioni industriali della zona. Ogni pezzo custodisce una storia e perdersi tra le varie collezioni equivale fare un piccolo viaggio tutto irlandese. Da tenere d’occhio anche il calendario degli eventi e delle mostre temporanee.

5 Titanic Belfast 
La pluripremiata attrazione turistica di Belfast, che racconta la storia del tragico transatlantico e della città che l’ha costruito (è da vedere anche per questo ultimo aspetto), ha recentemente riaperto le sue porte con quattro nuovi spazi espositivi e una superba replica del modello della nave. Tre gli elementi più particolari, che permettono veramente di toccare con mano lo spirito del tempo, la serie di oggetti estremamente rari e di grande importanza storica, tra cui il violino appartenuto al musicista eroe della nave e un telegrafo della compagnia usato dai marconisti a bordo delle navi, invenzione che permise il salvataggio dei naufraghi del Titanic.

6 The National Famine Museum, Strokestown, contea di Roscommon 
Dotato di una esposizione multimediale di eco mondiale, il museo racconta la storia della Grande Carestia irlandese, ritracciata anche attraverso le tragiche vicende degli affittuari e dei proprietari della tenuta di Strokestown. Spiega gli eventi che portarono all’emigrazione forzata di 1.490 persone dalla tenuta nel 1847 ed è anche il punto di partenza della National Famine Way, un avvincente itinerario di 165 chilometri da seguire a piedi o in bicicletta da Roscommon a Dublino, che è a sua volta un museo a cielo aperto, con 30 paia di scarpe da bambino in bronzo localizzate nei punti di particolare interesse.

7 Ulster American Folk Park, Omagh, contea di Tyrone 
L’Ulster American Folk Park è incentrato sulla storia dell’emigrazione degli abitanti dell’Ulster in Nord America nel XVIII e XIX secolo. In questo museo, in parte all’aperto e in parte al coperto, si può scoprire come fosse la vita nell’Irlanda rurale del tempo, le difficoltà affrontate nel corso del viaggio attraverso l’Atlantico e il modo in cui i migranti si rifecero una vita in una nuova terra sconosciuta.

8 National Museum of Ireland – Country Life, Castlebar, contea di Mayo 
Ospitato da un edificio architettonicamente molto interessante, costruito per ospitarlo, Il National Museum of Country Life permette di “osservare” da vicino la vita quotidiana dell’Irlanda rurale di un tempo. È un museo vivissimo e ospita molti eventi nel corso dell’anno: le differenti sezioni sono davvero molto particolari e ricche e con grande originalità riuniscono oggetti per la casa, legati alla attività lavorative e all’artigianato, con un’intera area dedicata al ruolo della bicicletta per la vita di campagna e molto altro ancora. In modo molto coinvolgente si scopre come come si viveva, si lavorava, si festeggiava e come si custodivano le tradizioni. Molto bella l’area Turlough Park di serre e giardini.

9 Hunt Museum, Limerick, conta di Limerick 
Questo museo, che ospita oltre 2.000 opere d’arte e preziosi pezzi di antichità provenienti dalla tenuta di John e Gertrude Hunt, espone veri e proprio tesori del passato, oltre a dipinti di Picasso, Renoir e Jack Butler Yeats, pittore tra i grandi d’Irlanda, fratello del celebre poeta di William Butler Yeats, nonché caro amico di Samuel Beckett. Il percorso esplorativo si sviluppa anche all’esterno, proseguendo nel “Museum in a Garden”, dove usando le tecnologie della scansione e della stampa in 3D, oggetti e reperti “nascosti” all’interno del museo vengono riprodotti ingranditi in scala e collocati fuori dalle mura del museo per un approccio divertente e giocoso alla sua fruizione.

10 Tower Museum, Derry-Londonderry 
Con due mostre permanenti – The Story of Derry e An Armada ShipwreckLa Trinidad Valencera – e mostre temporanee frequentemente aggiornate, il Tower Museum della città murata di Derry~Londonderry, collocato proprio in una torre della sua cinta muraria, è una delle principali attrazioni cittadine. Preziosa e interessante, la sezione dedicata a Mabel Colhoun, pionieristica figura di Derry, fotografa, insegnante e archeologa, nata nel 1905. Tra le altre cose belle da segnarsi in agenda per una visita anche la parte all’aperto con vista panoramica sulla città e sul fiume Foyle.

www.irlanda.com

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Escursioni culinarie invernali: divertimento sulla neve in Tirolo

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Conoscete il lato tranquillo e lento del Tirolo nella stagione più fredda dell’anno? Il modo migliore per farlo è provare un’escursione invernale tra le montagne tirolesi. Oltre ai superbi panorami, alla pace e alla calma della natura alpina, sono soprattutto gli autentici incontri con le famiglie ospitanti e le offerte culinarie nelle baite che rendono l’esperienza unica.

Grazie alle efficienti infrastrutture con sentieri perfettamente curati e ben segnalati, le aree alpine del Tirolo possono essere vissute sia da chi cerca relax e dalle famiglie, sia per chi ha ambizioni sportive. I sentieri escursionistici non solo conducono attraverso paesaggi da sogno, ma anche a luoghi accoglienti dove fermarsi per riscaldarsi con prelibatezze regionali e per essere accolti dai padroni di casa con un benvenuto in stile tirolese. Ecco qui una panoramica delle più belle escursioni culinarie invernali.

Escursioni golose: tour panoramici con sorprendenti delizie culinarie

Il nome di questa escursione invernale di un’ora e mezza sembra già promettente: il tour “la via della cacciagione” nelle Alpi di Kitzbühel – St. Johann, conduce nell’imponente valle del Kaiserbach, con una vista costante sulle cime innevate del Wilder Kaiser. Dopo aver raggiunto la piccola cappella, si fa sosta alla malga Fischbachalm con le sue accoglienti baite in stile tirolese. La caccia è la grande passione di Michael Hechenberger, che propone ai suoi ospiti la selvaggina cacciata da lui stesso.

Ai piedi della catena montuosa di Mieming, con splendida vista sulle Alpi dello Stubai, il facile trekking Mieminger Almenroute si snoda lungo l’altopiano soleggiato di Mieming, vicino a Innsbruck. Il tour circolare, di circa 3 ore, passa attraverso boschi e prati di brughiera, giungendo a due rifugi. Uno di questi è il pittoresco Stöttlalm, il cui panorama è di per sé un vero piacere. Ma non è tutto: con il brunch in baita, la famiglia ospitante Pirktl vizia al meglio i propri ospiti. Dalle uova al pane, dalla frutta alla verdura, fino ai salumi e ai formaggi: tutto proviene esclusivamente dal territorio o dal Tirolo.

Un’escursione invernale attraverso l’alta valle innevata, alle spalle del villaggio di Auffach, è l’occasione anche per esplorare il magnifico territorio di Wildschönau. Il sentiero escursionistico circolare dove termina la valle presso la baita Schönangeralm passa accanto a una piccola cappella in pino cembro e a casolari alpini disabitati. A sinistra e a destra del sentiero si ergono le cime del Wildschönau. Dopo circa un’ora di cammino, tornati al punto di partenza, vale la pena fermarsi alla baita Schönangeralm che incanta non solo per il fantastico panorama montano ma anche per la cordialità dei padroni di casa. Il caseificio interno produce anche il pluripremiato formaggio, che si può trovare in tutte le possibili varianti dei piatti offerti, come gli imperdibili spätzle al formaggio fatti in casa.

Escursioni frizzanti: tour per famiglie con cucina semplice

In Tirolo, anche le famiglie si divertono durante la stagione invernale grazie a tour semplici e variegati, come ad esempio sul sentiero forestale di Hög nella regione di Serfaus-Fiss-Ladis, creato pensando alle esigenze delle famiglie. Il facile tour, della durata di quasi due ore, inizia all’imbocco della pista da sci di fondo di Hög e attraversa il bosco di Bödenwald e i sentieri escursionistici fino a Serfaus. Al punto di partenza, la Seealm Hög vi invita a fare una pausa. La malga Seealm Hög sorprende con una straordinaria gamma di piatti: oltre ai classici della cucina tirolese, nel menu ci sono anche piatti di pesce e ottimi piatti vegani o vegetariani. Un consiglio speciale: il filetto di salmerino tirolese fritto su purea di verdure grigliate con funghi Serfaus di stagione.

Nella regione del Parco Naturale di Reutte, la malga Vilser Alm dà il benvenuto alle famiglie. L’escursione invernale attraverso il bosco montano della Valle delle Alpi conduce senza grandi difficoltà alla meta e dopo circa un’ora di cammino su un sentiero forestale ben curato si giunge alla malga Vilser Alm a 1.226 metri. Il padrone di casa Julian Kurtz offre agli ospiti piatti rurali interpretati in chiave moderna e conditi con erbe di montagna. Naturalmente in cucina si utilizzano prodotti regionali provenienti dal territorio circostante. La specialità da assaggiare è il gulasch di manzo allevato al pascolo con gnocchi e insalata.

L’escursione invernale alla Wurzbergalm nella valle Ötztal non offre solo un’esperienza alpina unica con panorami incredibilmente belli, ma anche una sosta in un rifugio speciale che merita sicuramente una visita. Dal parcheggio di Köfels si attraversa il paese, si passa davanti alla segheria e attraverso il bosco, seguendo sempre le indicazioni, si prosegue fino alla malga Wurzbergalm. Piatti semplici ma raffinati, tutti preparati con prodotti regionali, attendono gli ospiti di tutte le età. Popolare tra la gente del posto e spesso ordinata dagli ospiti per curiosità, la frittata di mirtilli, ad esempio, è da provare per terminare un gustoso pranzo con dolcezza.

Escursioni impegnative: tour indimenticabili con cucina genuina

L’escursione invernale di due ore alla malga Ritzau Alm nel Kufsteinerland promette un panorama fantastico e una sosta accogliente come ricompensa per l’impegnativa salita: questo trekking conduce attraverso l’idilliaca Kaisertal, uno dei luoghi più belli dell’Austria. Salendo per la mulattiera Kaiseraufstieg, con vista su Kufstein, il sentiero ben curato con-duce alla pittoresca cappella di Sant’Antonio fino alla malga Ritzau Alm a 1.161 metri. Oltre all’atmosfera accogliente, gli ospiti possono gustare l’eccellente cucina dell’alpeggio. Gli ingredienti provengono esclusivamente dal territorio circostante, la carne bovina e suina dal proprio allevamento e la selvaggina dalla propria caccia.

L’escursione invernale di circa due ore e mezza alla malga Ehenbichler Alm nella regione del Parco Naturale di Reutte è un’attrazione sotto molti punti di vista: la malga Ehenbi-chler Alm colpisce per la sua posizione unica a 1.964 metri con superba vista sulla vetta della Zugspitze. La malga offre anche un’esperienza culinaria unica. I padroni di casa Marion e Thomas Moebus prestano particolare attenzione alla regionalità e alla qualità dei prodotti e offrono ai loro ospiti prelibatezze tirolesi, cucina casalinga semplice e spuntini sostanziosi. Un consiglio speciale per i più golosi: i Buchteln fatto in casa con salsa alla vaniglia e mirtilli rossi.

Non per niente l’escursione invernale al rifugio Wettersteinhütte nella regione di Seefeld è una delle più belle e panoramiche della valle Gaistal a Leutasch. La salita attraverso il bosco è piuttosto impegnativa, ma è ricompensata da passaggi panoramici con vista sulle cime delle montagne circostanti e sull’Hohe Munde. La meta dell’escursione invernale di due ore è il rifugio Wettersteinhütte, situato a 1.717 metri. Il rifugio è molto popolare tra gli escursionisti non solo per la splendida vista, ma soprattutto per il tipico dolce Kaiserschmarrn, cucinato del padrone di casa Hans.

Prima di mettervi in cammino

Durante le escursioni in montagna, è necessario tenere conto dei pericoli che incombono nella stagione invernale, come le valanghe, il rischio di scivolamento e il disorientamento. E’ fondamentale anche essere equipaggiati con l’attrezzatura giusta, abbigliamento ade-guato e scarpe robuste con suola adeguata alla neve e al ghiaccio.

Più informazioni su: www.tirolo.com

di Lidia Pregnolato per DailyMood.it

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Passione antica Roma, dove ammirarne la grandezza o immergersi in un’atmosfera epica

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eDreams traccia l’itinerario per i nostalgici del cult Il Gladiatore e gli amanti dell’antichità, tra location cinematografiche e genio architettonico

Si contano le ore che separano i fan di Massimo Decimo Meridio dall’arrivo nei cinema del sequel del film di Ridley Scott, il Gladiatore II. Ma dove fare tappa per un viaggio ispirato alla pellicola cult? eDreams, tra le principali agenzie di viaggi online, compone una mappa per gli appassionati del genere, tra location di set cinematografici resi iconici dal gotha della settima arte e luoghi consegnati alla storia dalle capacità di progettazione degli antichi.

In Marocco, come con Massimo Decimo Meridio

Una parte di riprese del colossal è stata girata negli stessi luoghi del Marocco sullo sfondo del primo capitolo del cult. Le zone dello ksar di Ait-Ben-Haddou, antica fortificazione di fango patrimonio Unesco e le distese di terra rossa che sono la tavolozza di questa parte dell’entroterra del Paese sono celebri per l’ambientazione di diversi set epici. Una tappa qui farà tornare la mente alle gesta di questi personaggi indomiti.

Malta, la Hollywood del Mediterraneo

Altra location particolarmente amata dai cineasti è Malta, che è stata ambientazione di numerose produzioni del genere, tra cui Troy. Nel caso dei combattenti de Il Gladiatore II per aggirarsi nei luoghi in cui sono state messe in scena le vicende di Lucius, le mete dell’itinerario sull’isola sono panoramiche. Il Forte Ricasoli a Calcara, in particolare, è una fortificazione in cui sono ancora presenti i segnali del passato militare, con una vista aperta sul mare, una caratteristica comune anche all’area del bastione di San Michele. Altre scene sono state invece girate presso Miżieb, nota per le sue vaste aree naturali, e a Mellieħa.

Nelle campagne del Sussex

Non c’è solo il Mediterraneo, però, come cornice dell’ultimo lavoro firmato Ridley Scott, ma anche le campagne di un’altra isola, la Gran Bretagna, che nel Sussex ha visto realizzare alcune scene di battaglia. Storica contea dell’Inghilterra meridionale, con le sue distese verdi a perdita d’occhio è teatro di alcuni degli scontri in esterna. Qui si estende la più lunga ‘valle secca’ del Regno Unito e, secondo John Constable, questo territorio regala “la vista più grandiosa del mondo”.

Nîmes, l’antica Nemausus

Chi volesse invece avventurarsi alla scoperta dell’antica civiltà romana dal punto di vista più archeologico che cinematografico, può fare rotta verso Nîmes, nel Sud della Francia, colonia romana in epoca augustea, quando è stata battezzata, appunto, Nemausus. Qui si trovano infatti uno degli anfiteatri meglio conservati al mondo, oggi usato per eventi e concerti, e la Maison Carrée, un tempio romano risalente al I secolo a.C. A poca distanza è possibile vedere il Pont du Gard, un acquedotto romano, e il Jardin de la Fontaine, un parco che ospita altri resti antichi.

Ai confini dell’Impero romano tra le verdi colline dell’Inghilterra

Tornando tra le vaste distese verdi d’Inghilterra, si snoda un’imponente fortificazione: il Vallo di Adriano, un antichissimo muro che racconta la storia di un confine tra mondi da quasi duemila anni. Costruito nella prima metà del II secolo per volere dell’imperatore Adriano, il Vallo nasce per proteggere il confine settentrionale dell’Impero, ma oggi è possibile percorrere i 117 chilometri di questo prestigioso sito patrimonio dell’UNESCO, lasciandosi trasportare da alcuni dei paesaggi più caratteristici dell’Inghilterra. Nei dintorni, poi, non mancano altre chicche da scoprire: dalle storiche fortezze romane, come il forte di Housesteads, all’incantevole Kielder Forest.

L’imponente acquedotto romano nella fiabesca Segovia

Nel cuore della Spagna settentrionale, sorge una cittadina spesso sottovalutata ma che custodisce dei veri e propri gioielli architettonici: fra tutti, Segovia è particolarmente famosa per lo straordinario acquedotto romano che la abbraccia. Questo incredibile monumento, costruito intorno al I secolo d.C., è una delle testimonianze meglio conservate della presenza romana nella penisola iberica: oggi è diventato il simbolo indiscusso della città.

 

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Fiandre: 4 mete per i weekend di fine anno

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Fino ad inizio gennaio, le città d’arte delle Fiandre seducono i turisti con atmosfere calde nonostante la stagione, eventi che uniscono il fascino della tradizione con le suggestioni dell’arte e delle luci, percorsi che ne esaltano la vera natura.

Bruges: Winter Glow per illuminare i suoi angoli meno battuti (22 novembre 2024 – 5 gennaio 2025) 

Anche quest’anno Bruges si accende di una luce speciale, come una costellazione. Il Bagliore d’Inverno (Winter Glow), con il suo percorso di 10 installazioni luminose, guida i visitatori attraverso un itinerario segreto che attraversa luoghi nascosti e inaspettati. Ogni installazione porta in un nuovo mondo, un’esperienza multisensoriale che fonde arte e incanto. Il percorso, realizzato in collaborazione con CREATE.eu, è il modo più affascinante per riscoprire Bruges sotto una nuova luce.
Per maggiori informazioni: Bagliore d’inverno 2024.

Gent: Un dna medievale e sostenibile anche d’inverno (29 novembre 2024 – 5 gennaio 2025) 

Gent offre una stagione ricca di eventi che ne esaltano la cultura, con un occhio alla sostenibilità. Oltre alle luci artistiche che adornano il centro storico, il “Winter Wonderland” al Castello Gravensteen è un luogo imperdibile: un magico villaggio natalizio che trasforma la storica fortezza in un luogo dove il fascino medievale incontra le atmosfere festive, con mercatini e attività per tutta la famiglia. Un’altra attrazione da non perdere è il Roller Rink: pattinare su ruote, invece che sul ghiaccio, è un modo sostenibile per godere delle gioie invernali in un contesto festivo e divertente.
Per maggiori informazioni: visit.gent.be.

Anversa: Divertimento e l’arte di James Ensor (6 dicembre 2024 – 5 gennaio 2025) 

Anversa fa esplodere la sua anima eclettica riempiendo di vita il centro storico con mercatini, addobbi e attività per famiglie. Non manca un tocco speciale dedicato all’arte: i musei cittadini ospitano infatti quattro mostre dedicate a James Ensor, figura simbolo dell’arte fiamminga, offrendo un percorso che ne esplora l’eclettismo e la visione unica. L’atmosfera è completata da installazioni luminose ed eventi pensati per esaltare il fascino della città in questo periodo.
Per maggiori informazioni: visit.antwerpen.be.

Lovanio a lume di candela (14 dicembre 2024) 

Il 14 dicembre il Grande Beghinaggio di Lovanio, sito Unesco, si accende di migliaia di candele, regalando uno spettacolo unico e suggestivo: antiche facciate illuminate da una miriade di fiammelle, accompagnate dal suono del carillon di campane per un’esperienza indimenticabile. Inoltre, dal 14 al 22 dicembre, il festival di light art “(un)Holy Light” illumina sia luoghi noti che angoli nascosti della città, trasformandoli in opere d’arte luminose che portano luce e magia nelle giornate più buie.
Per maggiori informazioni: visitleuven.be.

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