La redazione di DailyMood.it ha intervistato Matteo Mignani, il fotografo che per tutta la durata del Festival, ci ha accompagnato con i suoi incredibili scatti.
DAILYMOOD.IT: Ciao Matteo, si è appena conclusa l’80a edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Un commento a caldo su questa edizione.
MATTEO MIGNANI: Commento a caldo!
Ancora un Leone assegnato, ancora mille discorsi sentiti su film che non potevo vedere durante in festival! Che voglia di andare al cinema!
DM: Come è la giornata tipo di un fotografo durante la Mostra del Cinema ?
MM: Dipende molto dal tipo di clienti, ma di norma ci si abbronza al mattino sul molo dell’imbarcadero per pizzicare gli arrivi delle star, poi si possono coprire i photocall – il momento più ravvicinato – o salire nelle stanze a raccontare preparazioni e acconciature e quindi, in nero elegante, cominciare a rafficare sul red carpet delle 16, quello delle 18, quello delle 20 e a volte quello di mezzanotte… se non si è a coprire feste varie. Per poi andare a scegliere e inviare tutto il materiale della giornata! (Esatto, non ho menzionato tramonti, cene o aperitivi)
Ripetere per 12 giorni.
DM: Ormai sono anni che sei presente a questo importantissimo evento cinematografico. Cosa è cambiato, secondo te, nel corso degli anni?
MM: Nulla.
Guardo i video dell’istituto Luce degli anni 60 ed è deliziosamente uguale. Cambia solo la tecnologia che ti porta a mandare 500 foto tre volte al dì invece che una manciata di rullini.
DM: Hai promesso di essere sincero, cosa ne pensi di questa sovrappresenza di personaggi, anche distanti dal mondo del cinema, sul red carpet? E quanto incide questo sulla presenza dei grandi BIG del cinema, se secondo te incide.
MM: È tutto nella logica di un evento di questa portata, anzi penso che chi si indigna o si stupisce sia molto miope: ci sta una torre rossa gigante a ingresso carpet con i loghi degli sponsor. Questi hanno biglietti a disposizione e giustamente devono fare contenuti. Con chi pensate li debbano fare?
Non incide, anzi, più sponsor uguale più festival!
Gli attori fanno un altro mestiere e sotto festival hanno programmi serrati di promozione film…
DM: Questa edizione della Mostra del Cinema ci è parsa un po sottotono, sei d’accordo o essendo li presente, l’energia è stata differente?
MM: Sono d’accordo. L’ho notato scattando Jessica Chastain (una delle poche real star)… quando ci stanno i volti veri, quando gli appassionati di cinema urlano e vibrano anche noi sentiamo l’energia, si fa meno fatica, vale la pena stare lì!
Poi per chi va in sala 3 volte al giorno forse cambia relativamente…
DM: Quale è lo scatto fatto a Venezia, che ti ha reso più orgoglioso?
MM: Eh 20.000 a festival, per 12 anni…
Ne scelgo due. Uno che ora sta a casa di Saverio Ferragina, la persona ritratta, nonché agente di Giovanna Mezzogiorno colti abbracciati esultanti in un “controcampo” di una premiazione
E poi uno scatto di Philip Seymour Hoffman con uno sguardo indolente e quasi doloroso. Manca.
DM: Ci vuoi raccontare un aneddoto da “dietro l’obiettivo” che ricordi con particolare simpatia?
MM: Beh nella bolgia dei fotografi non c’è pietà e il battutaro è sempre carico.
DM: Non possiamo non parlare di moda… L’outfit maschile che ti è piaciuto di più, e quello femminile.
MM: Il Gucci di Jessica Chastain ha insegnato a tutti come sono fatte le superdonne
E sul maschile ti parlo di Ivan, il coordinatore carpet ahah, un completo lilla fantastico!
DM: Quale è la star che non vorresti mai smettere di fotografare sul red carpet?
MM: Ana D’Armas
DM: Ultima domanda, da fotografo, quanto è importante per te essere presente sul red carpet?
MM: È un lavoro. Non facciamo nulla di importante. È frivolo, è superfluo, è transitorio, è showbiz!
di Emma Mariani per DailyMood.it