“Non è razionale la monarchia. Né democratica, né logica, né giusta. Ormai dovremmo averlo imparato. Le persone non vengono a palazzo per vedere ciò che vedono a casa, Quando vengono per un’investitura, o una visita ufficiale, quando ci sfiorano, vogliono la magia e il mistero. Vogliono l’arcano, l’eccentricità e il simbolismo. E il trascendentale. Vogliono sentirsi come se fossero in un altro mondo. Questo è il nostro dovere. Sollevare le persone e trasportarle in un altro reame, non gettarle a terra e ricordare loro ciò che già hanno”. Sono le parole della Regina Elisabetta II, impersonata da Imelda Staunton, nell’episodio 6 della stagione 6, l’ultima, di The Crown. La seconda parte della stagione è disponibile su Netflix dal 14 dicembre ed è, ancora una volta, imperdibile. Passato l’uragano per la morte di Lady Diana, e il carico emotivo e di gossip che quel racconto ha portato con sé, i sei episodi finali dell’ultima stagione di The Crown riportano la serie di Peter Morgan nell’alveo del suo classico racconto, fatto anche di profonde riflessioni sul senso della monarchia e sul ruolo della Regina. E così, in questo episodio, un monologo della Regina ci riporta al senso di questa istituzione, e al senso di un’intera serie come The Crown: svelare l’essenza della Corona. L’occasione di queste riflessioni sono una serie di proposte arrivate dell’esecutivo dell’allora premier Tony Blair per togliere un po’ di sfarzo e svecchiare la monarchia. Quella dell’ultima stagione di The Crown è una regina anziana, aperta, che si mette in discussione, che ha dei dubbi. Ma poi arriva a questa conclusione. “L’incantesimo che continuiamo a lanciare da secoli è la nostra immutabilità. La tradizione è la nostra forza. La modernità non è l’unica risposta. A volte anche la tradizione lo è”.
Una nuova favola reale: William e Kate Nella seconda parte della stagione 6 di The Crown vediamo il principe William (Ed McVey) che cerca di reintegrarsi nella vita all’Eton College dopo la morte di sua madre, e di risolvere il rapporto conflittuale con il padre Carlo (Dominic West). La monarchia, intanto, deve cavalcare l’onda dell’opinione pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo d’Oro, la Regina (Imelda Staunton) riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il matrimonio di Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale tra William e Kate (Meg Bellamy).
La Kate Middleton di Meg Bellamy Sì, in quello che in fondo non è solo un lieto fine ma anche un “quieto fine”, la storia ha bisogno di una nuova favola, e i principi sono William e Kate. Con quella bravura innata che ha Peter Morgan di far partire le sue storie da lontano, nell’episodio 7, entra in scena Kate Middleton: la conosciamo quando è ancora una ragazzina e incontra per caso William e la madre Diana. Seguiremo Kate in tutti gli episodi successivi, con un’attenzione particolare anche sulla madre, considerata un po’ l’artefice della relazione tra la figlia e il principe William. Questa visione non ha un’accezione per forza negativa, certo, ma se fossimo in un romanzo dell’Ottocento, i Middleton verrebbero definiti arrampicatori sociali. La Kate Middleton di The Crown, interpretata da Meg Bellamy, attrice al debutto, è bellissima. Come la Diana di Elizabeth Debicki, è quasi iperrealista, più bella e magnetica dell’originale. Il sorriso e i grandi occhi sono quelli che colgono prima di ogni altra cosa l’attenzione. Ma anche il corpo snello e atletico danno al personaggio una grande presenza scenica.
È una Regina diversa L’ultima stagione di The Crown mette in scena una Regina ancora diversa. L’Elisabetta di questi ultimi anni è più dolce e comprensiva. In quello che, come abbiamo detto, è un “quieto” fine, colpisce quell’atmosfera finalmente rilassata che si respira nella Famiglia Reale. È una Regina meno intransigente, che forse ha imparato dai suoi errori. Eppure, vedendola così, viene da chiedersi: non sarebbe potuta essere così anche ai tempi di Diana? La Regina di questi ultimi episodi è una donna che sta perdendo gli affetti più cari, la Regina Madre e poi la sorella, la Principessa Margaret, alla cui scomparsa nel 2002, è dedicato il commovente episodio 8. Ci fa tenerezza, la Regina, quando ha paura di affacciarsi a un balcone, che potrebbe anche dare su una piazza vuota. Ed è ancora di più quando notiamo il suo stupore quando, affacciandosi al balcone, trova le strade sotto Buckingham Palace brulicanti di persone festanti. Il che ci insegna che non puoi dare niente per scontato, nemmeno se sei la Regina.
La via della speranza “Non è facile essere il numero uno”. Vale per la Regina, ma vale anche per il Principe William. È proprio lui una delle chiavi di questa seconda parte della stagione. Dal conflitto con il padre, Carlo, in merito alla scomparsa della madre, al rapporto con la Regina, con la quale c’è un’affinità particolare, c’è complicità, c’è tenerezza. Guardate il momento in cui lui la raggiunge sulla terrazza di Buckingham Palace per il saluto alla folla nel giorno della celebrazione del Giubileo. E guardate quell’augurio che gli manda la Regina al momento in cui William entra nella sua nuova casa da studente, che ha un indirizzo che ha anche un significato metaforico: Hope Street, la via della speranza. Come ci lascia intendere The Crown, è lui, il Principe William, il futuro Re d’Inghilterra, la speranza della Corona.